Salerno, il grande buio sul Corso con i lampioni a led: «Un favore ai ladri»

Ancora due tentati furti nei negozi, i commercianti: «Non viviamo con serenità»

Corso Vittorio Emanuele di notte
Corso Vittorio Emanuele di notte
di ​Brigida Vicinanza
Giovedì 9 Novembre 2023, 04:40 - Ultimo agg. 07:16
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Riflettori accesi (quelli dei ladri) tra le luci spente o… soffuse nel cuore della città di Salerno. E tra l’esasperazione dei commercianti e le proteste dei cittadini, sul banco degli imputati, negli ultimi giorni, c’è finito anche e soprattutto il nuovo sistema di illuminazione a led che ha sostituito le “vecchie e care” lampade dei lampioni, in un’ottica di risparmio energetico ed economico voluto dall’ente di via Roma.

Ma dalla zona orientale al centro cittadino l’escalation di furti sembra non dare pace ai titolari di esercizi commerciali che non si sentono più al sicuro, soprattutto nelle ore serali e nel periodo invernale in cui la luce del giorno dura sempre troppo poco e se anche quella “artificiale” lascia a desiderare, malviventi e delinquenti trovano subito terreno fertile per mettere a segno atti di vandalismo, furti, rapine e scippi. 

Sulla centralissima strada dello shopping, intanto, negli ultimi giorni si sono registrati i primi “blackout”: tante segnalazioni da parte dei cittadini in merito all’illuminazione e ai lampioni led (già) spenti, malfunzionanti e danneggiati tra il Corso e il lungomare. Ed è proprio sul Corso, nei pressi della stazione ferroviaria, che durante le scorse notti si sono verificati altri due tentativi di furto ai danni di negozi di abbigliamento e calzature, poco distanti l’uno dall’altro.

Stesse modalità che richiamano agli altri furti delle ultime settimane: vetrine spaccate, danneggiate e segni di effrazioni alle porte per rubare pochi spiccioli con i ladri che - ovviamente - puntano ai registratori di cassa.

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I danni spesso sono più grandi del furto stesso e mettono in crisi dipendenti e titolari, costretti a riparare in fretta e furia quanto malviventi e ladri hanno distrutto in pochi minuti e per pochi euro o, in alcuni casi, nulla. Nei giorni scorsi era stata presa di mira la zona orientale (con sei furti tentati o messi a segno) e le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Salerno agli ordini del maggiore Antonio Corvino potrebbero aver già stretto il cerchio attorno agli autori, grazie all’ausilio dei sistemi di videosorveglianza e all’impegno messo in campo dagli uomini dall’Arma. In pieno centro, invece, dopo i numerosi episodi delle ultime settimane a condurre le indagini sono gli agenti della polizia di stato impegnati nell’acquisizione delle immagini delle telecamere e verifiche del caso. 

Ma adesso la paura cresce e molti non si sentono più al sicuro: «Siamo preoccupati perché, dopo le 8 di sera è terra di nessuno - ha sottolineato una delle dipendenti del negozio “Movida” preso di mira la scorsa notte - Vigilanza zero così come le forze dell’ordine che quando cala il buio non si vedono più». Nuova illuminazione che non “aiuta” per tanti altri: «È improponibile e pericoloso - dicono i commercianti - le luci puntano soltanto sulla pavimentazione, non si sa come sono state pensate senza neanche fare una prova. La sera nonostante siano tutte accese si dà così una “mano” ai malviventi. Non viviamo con serenità ultimamente». 

Ma l’attenzione resta alta da parte delle forze dell’ordine così come l’impegno in un’ottica di collaborazione con i cittadini. L’appello parte dal colonnello Filippo Melchiorre, comandante provinciale dei carabinieri: «Purtroppo, i reati predatori, insieme alle truffe, sono gli episodi criminali più frequenti. Per gran parte delle rapine i responsabili sono stati individuati. Ad esempio, la presenza di telecamere offre un contributo fondamentale per le attività investigative, specialmente quelle di ultima generazione». Un deterrente e un capillare controllo del territorio che - nonostante l’allarme degli ultimi giorni - generano numeri leggermente in calo dei reati predatori rispetto allo scorso anno. «C’è comunque bisogno di collaborare. Bisogna segnalare anche il passaggio di una macchina sospetta - ha concluso Melchiorre - o la presenza di qualcuno che non convince, e non solo rivolgersi alle forze dell’ordine quando il fatto è avvenuto. Nei mesi scorsi abbiamo promosso un’iniziativa per creare un contatto con gli esercenti ma deve essere comunque sempre alimentato con segnalazioni». 

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