Sapri, cinque figli e cinque cesarei ma per partorire sceglie un piccolo ospedale del Cilento: lei è di Salerno

La giovane mamma lancia un appello al governatore De Luca: nei piccoli ospedali ci sono grandi professionalità

L'equipe dell'ospedale di Sapri
L'equipe dell'ospedale di Sapri
di Antonietta Nicodemo
Giovedì 14 Marzo 2024, 06:00 - Ultimo agg. 15 Marzo, 07:33
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Ilaria Di Florio, 38 anni, e cinque figli nati con parto cesareo. Una storia da record quella della super mamma di Salerno che alle 10.03 di martedì scorso ha messo alla luce Ismael, 3,450 kg e 50 cm di lunghezza. È venuto al mondo presso il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Sapri dove sono nati anche i suoi quattro fratelli. Anche questa volta, infatti, Ilaria si è affidata al personale dell’Immacolata per un parto difficile che è avvenuto in sicurezza e si è concluso felicemente grazie all’equipe del dottor Bruno Torsiello.

«Sono stata qui per la prima figlia, e l’ho scelto per tutte le altre volte per l’umanità e la passione che il personale mette nel suo lavoro. Faccio un appello al governatore De Luca e alla premier Meloni: investite nella sanità pubblica. Strutture periferiche come queste meritano più attenzione dalla politica». Cinque figli sono quasi una rarità, come i cinque cesarei a cui Ilaria si è sottoposta. I rischi in questi casi sono alti per la mamma e il figlio ma lei, li ha sempre superati: «È stato possibile – sottolinea commossa – soprattutto grazie alla grande alla sensibilità e la professionalità che ho trovato nel reparto maternità di Sapri.

Il personale ha sempre avuto tanta pazienza, anche durante l’intervento che ha portato alla nascita del mio Ismael.

Non si è trattato di una passeggiata. Sono entrata in sala operatoria con la paura addosso e sono uscita con la felicità nel cuore». Ilaria è talmente impressionata di ciò che le è accaduto che si sofferma ad evidenziare i dettagli dell’intervento: «Nonostante sia avvenuto in anestesia locale sono riusciti a rimuovere le smagliature e chiudere le tube, e mentre svolgevano il loro delicato lavoro l’intera equipe si è preoccupata di consolarmi». Il suo rapporto con il presidio dell’Immacolata è iniziato nel 2013 con la nascita di Rita e si è consolidato con i successivi parti, nel 2018 è nata Eleonora, nel 2020 Andrea, nel 2022 è toccato a Emmanuel venire alla luce a Sapri e martedì scorso l’arrivo di Ismael. «I primi due li abbiamo cercati, gli altri sono arrivati e li abbiamo accolti tutti e tre con gioia». Lei è casalinga, perché ha deciso di prendersi cura dei suoi piccoli, il marito Roberto Santoro, anche lui di Salerno, è specializzato in termoidraulica. Una coppia che ha sempre messo al primo posto la famiglia e il rispetto della vita. E per la coppia Santoro anche questo, in una società distratta dalla superficialità dei social, è un altro record. L’ultimo ringraziamento Ilaria lo riserva al dottor Mario Polichetti, responsabile dell’unità di gravidanza a rischio del Ruggi.

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«Mi ha seguito quasi fino alla fine di quest’ultima gravidanza e mi ha compresa quando gli ho detto di preferire ancora una volta l’ospedale di Sapri per il parto». Una donna che lascia un centro specializzato per le gravidanze a rischio per un piccolo ospedale in cui la maternità è a rischio chiusura, è sicuramente da podio. Il suo affetto e stima, per il personale saprese, è un’ iniezione di grande energia.

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