Salerno, maxi-concorso per aspiranti maestre: ai test pre-selettivi passa solo una su cinque

Via alle prove anche nel capoluogo, ecco i primi risultati

Maxi-concorso per prof e maestre
Maxi-concorso per prof e maestre
di Gianluca Sollazzo
Martedì 12 Marzo 2024, 04:35 - Ultimo agg. 12:12
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Per molti è l’occasione della vita dopo anni di precariato e supplenze sparsi per la provincia o nelle regioni del nord Italia. Per altri è il primo banco di prova appena freschi di laurea. Ma solo uno su 5 ce l’ha fatta. L’esercito delle aspiranti maestre di ruolo si è presentato puntuale ieri mattina dinanzi alla oltre 40 scuole sede di concorso bandito dal Ministero dell’Istruzione con i fondi del Piano di ripresa e resilienza. Si parte con le prove computerizzate per provare a scalare la vetta dell’immissione in ruolo.

Il primo giorno di prove a quiz (50 quesiti in 100 minuti) è filato liscio.

Controlli adeguati. Computer funzionanti. Nessun intoppo. Restano solo lo scoraggiamento di qualche candidato bocciato e la soddisfazione di chi è riuscito a superare il primo scoglio della prova scritta per passare poi alla fase dell’orale. Subito un primo dato emerso a bilancio delle prove su due turni tenutesi ieri nelle scuole sedi di concorso. Un candidato su 5 ce l’ha fatta in gran parte dei laboratori dove sono stati somministrati i quiz. Solo una maestra su 5 è passata all’orale con un minimo di 70 su 100.

La maestra precaria Ilaria Morrone, 49 anni e mamma, è una delle candidate che hanno passato la prova a computer. Esce dal laboratorio informatico dell’alberghiero Virtuoso poco dopo le 16.30. Soddisfatta, è pronta per la preparazione della prova orale. «Spero sia la volta buona della mia carriera – dichiara la maestra Morrone – a 49 anni è il mio terzo concorso a cattedra, spero di passarlo. Per la serie, gli esami non finiscono mai, nemmeno dopo anni di precariato». La signora Morrone ha sostenuto la prova nel turno del pomeriggio. E sciolina un bilancio degli esiti della prova nella sua aula. «Eravamo in 24 ma ne sono passate appena 5 – racconta la candidata al concorsone – molte colleghe sono rimaste deluse, non hanno trovato coerenza tra quanto studiato sui libri di preparazione e le domande proposte. In ogni caso l’esperienza conta, sono state domande probanti che richiedono un’importante dose di preparazione sul campo. Ad alcune domande sono arrivata alle risposte sulla base delle mie conoscenze maturate negli anni».

La maestra precaria di Eboli è tra la poche ad uscire contenta. La prova era composta da 50 quesiti a risposta multipla, suddivisi in quattro macro-aree: pedagogia, didattica, legislazione e inglese. Erano molto generali e richiedevano una conoscenza approfondita della pedagogia, delle indicazioni nazionali e delle metodologie didattiche. La prova si è svolta regolarmente, senza intoppi, in tutte le scuole sede d’esame del salernitano. I candidati sono stati identificati all’ingresso e hanno svolto la prova al computer. Le operazioni di riconoscimento sono state rapide e la sorveglianza è stata adeguata. «Abbiamo allestito 7.500 postazioni di concorso collaudate – commenta il direttore generale dell’Ufficio scolastico campano, Ettore Acerra - abbiamo un gruppo di lavoro che monitorerà le scuole sede di concorso fino al 19 marzo. Siamo partiti regolarmente, speriamo di non aver problemi nei prossimi giorni in cui saranno espletati 13 turni su 7 giorni. Abbiamo 50mila candidati in Campania, ciò ha richiesto un grosso impegno organizzativo, ma ci siamo».

A fronte di 50mila candidati, solo 1.700 otterranno la cattedra. Nel salernitano avranno il posto appena in 400 a fronte di 11mila candidati. «In Campania i posti disponibili dipendono dalle vacanze di organico – aggiunge il capo della scuola campana – È chiaro che ci sono classi di concorso con più possibilità altre meno. In ogni caso si cerca di dare la stabilità ai tanti precari». Polemici i sindacati. «Purtroppo è evidente che le procedure di reclutamento non bastano per risolvere il problema del precariato e il prossimo anno scolastico ci troveremo nuovamente con cattedre privi di docenti di ruolo», afferma dichiara Susy Parrillo, referente territoriale Uil scuola Salerno.

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