Salerno, detenuti sfasciano le celle con una brandina ed irrompono nei corridoi distruggendo le telecamere

Sommossa nel carcere di Fuorni a Salerno, la denuncia del Sappe: situazione incandescente

Il carcere di Fuorni
Il carcere di Fuorni
Lunedì 31 Luglio 2023, 19:06 - Ultimo agg. 19:07
2 Minuti di Lettura

"Ennesima giornata ad alta tensione per il personale di Polizia Penitenziaria. Nel carcere di Fuorni, sabato 29 verso le 16 circa, alcuni detenuti della Terza Sezione con una branda hanno sfondato il muro e sono usciti nel corridoio della Sezione, sfasciando tutto l'impianto di telecamere. La loro cella era distrutta: se ne è accorto il poliziotto del centralino che li ha visti scorrazzare nei corridoi. Il collega ha chiamato il preposto vigilanza armata e sono accorsi: la Sezione già da diverso tempo è diventato un posto sopprimibile e viene accorpato ad altri posti di servizio», denuncia Giuliano Verdino, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

«Non passa giorno dove i poliziotti in servizio nel distretto campano non siano vittime di episodi violenti da parte dei ristretti», dichiara Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sappe. «Tutto ciò è sconcertante, soprattutto per l'inerzia e la mancanza di provvedimenti da parte degli organi preposti dell’Amministrazione Penitenziaria.

Non sono più rinviabili azioni risolutive che pongano fine a tali azioni violente. Quanto può resistere ancora il personale della Casa Circondariale di Fuorni, a Salerno, in emergenza ormai ogni giorno? E quando si decideranno i nostri Uffici ministeriali a prendere provvedimenti». Per Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, «la situazione è sempre più critica a causa di una popolazione detenuta refrattaria al rispetto delle regole, abituata da anni alla consapevolezza che tutto gli è dovuto. Chiediamo l’immediata applicazione dell’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni adatte a contenere soggetti violenti e pericolosi. Sarebbe opportuno dotare al più presto la polizia penitenziaria del taser o, comunque, di altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA