Non ci stanno a farsi inchiodare nell’immagine di ragazzi che vogliono fomentare confusione per nascodere disinteresse per la scuola. A questa immagina gli studenti del liceo Tasso non si conformano e prendono carta e penna per vergare una sintetica nota, condivisa ampaimente tra gli alunni riunitisi in assemblea fuori dagli spazio dell’istituto, e rivolta alla città. Gesto avvertito come necessario, dai ragazzi, per rendere «chiari e pubblici i motivi della nostra estrema protesta» con il chiaro intento di «smentire le errate interpretazioni . si legge nel comunicato - che di consueto mettono in cattiva luce noi studenti». Con questa e altre precedenti proteste «abbiamo provato sempre a far valere i nostri diritti, in particolare quello allo studio, non tutelati dalla dirigenza ormai da tre anni». Gli studenti sollecitano risposte «chiare e precise» e soprattutto «sentirci ascoltati e presi sul serio». Interlocutore è la dirigenza scolastica alla quale è chiesto di «garantire la qualità didattia ed educativa ormai trascurata».
I ragazzi delineano il contesto in cui è scattata la decisione della protesta iniziata «quando i rappresentanti d’istituto presentarono un documento scritto dal comitato studentesco, approvato e firmato da ogni singolo alunno». In quel documento si chiedeva la «regolarizzazione dell’orario curriculare, strutturatio in ore di autonomia controproducenti per gli stessi alunni». Viene definita «titubante e non concludente» la risposta della dirigenza a quelle sollecitazioni. Infine l’appello alla cità per un sosegno in questa battaglia e allo stesso Miur chiamato a intervenire su «una situazione estremamente insostenibile».
Tasso occupato, gli studenti
«Vogliamo il rispetto dei diritti»

Domenica 27 Novembre 2016, 06:30
- Ultimo agg. 10:53
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