Salerno, tre strade da blindare con l'autovelox fisso: il piano del Comune

Si tratta del lungomare Tafuri, del lungomare Marconi e di via delle Calabrie: saranno predisposti autovelox fissi per evitare incidenti

incidente sul lungomare (foto d'archivio)
incidente sul lungomare (foto d'archivio)
di Gianluca Sollazzo
Sabato 6 Gennaio 2024, 06:40
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Tre strade e non solo il Lungomare Marconi da “blindare” con l’autovelox fisso. È il piano che Comune e polizia municipale hanno predisposto per frenare l’escalation di sinistri e ridurre il tasso di pericolosità di strade ritenute sensibili. Dopo sopralluoghi accurati dei tecnici avvenuti tra novembre e dicembre - si apprende dal comando di via dei Carrari - è stata verificata la fattibilità del posizionamento di un autovelox fisso sulle strade maggiormente esposte al rischio di incidentalità stradale. Sono tre le strade indicate come ad alto tasso di incidentalità stradale: si tratta di via Lungomare Tafuri, via Lungomare Marconi, via Delle Calabrie, nella estrema zona orientale al confine con località Lamia e Pontecagnano Faiano. Tre strade, tre postazioni fisse di autovelox fisso: questo significa che non ci sarà più solo una postazione sul Lungomare Marconi come nei mesi scorsi era stato paventato a fronte della escalation di sinistri con feriti e mortali che hanno funestato le strade del capoluogo. Il Comune ha deciso. 
LA DECISIONE
L’autovelox fisso sarà affiancato dalle postazioni mobili della polizia municipale che hanno consentito di multare sino ad oggi circa 200 salernitani per eccesso di velocità. La decisione di posizionare gli autovelox fissi su via Delle Calabrie è motivata dall’elevata pericolosità della strada dove si registrano con frequenza ricorrente incidenti frontali e tamponamenti: ben 19 i casi registrati sino ad oggi secondo l’ufficio infortunistica stradale. «Dalla valutazione dei sinistri stradali rilevati - si legge nel dossier - emerge che tali incidenti, per un numero cospicuo, si verificano per inosservanza della segnaletica stradale sia orizzontale che verticale, per omesso rispetto della distanza di sicurezza nonché velocità non adeguata». Altre due strade che saranno sottoposte al controllo 24 ore su 24 dell’autovelox fisso saranno inevitabilmente il Lungomare Marconi (58 sinistri e 4 morti rilevati in due anni) e il Lungomare Tafuri (15 sinistri con feriti registrati sino ad oggi).
L’ITER
Il 30 dicembre il Comune aveva avviato il posizionamento degli attraversamenti pedonali rialzati dinanzi alla scuola Matteo Mari di via Trucillo, a Torrione: si è trattato di un primo passo per mettere al sicuro l’attraversamento pedonale dei pedoni nel capoluogo a fronte degli oltre 45 investimenti registrati da gennaio 2023 a dicembre scorso. Da ieri si è appreso che l’amministrazione ha predisposto un piano che consentirà di calare su tre strade super trafficate e pericolose la rete del controllo con autovelox fisso. «Nei prossimi mesi - si legge in una recente delibera di giunta adottata a palazzo Guerra - l’amministrazione conta appunto di intensificare i controlli con autovelox»: da quello mobile si passerà all’impianto fisso. Questo potrebbe far lievitare le sanzioni a circa 100 mila euro, secondo l’amministrazione. Ma pianificare l’installazione di tre autovelox fissi da via delle Calabrie al Lungomare non significa puntare ad elevare il tasso sanzionatorio in città. L’obiettivo primario è aumentare il livello di sicurezza e certezza della pene per chi guida in modo sconsiderato e pericoloso. Ieri, intanto, paura in via Wenner, alle prime luci dell’alba, per un incidente che ha coinvolto due auto e un furgone: tre persone sono rimaste ferite, una delle quali è stata trasportata all’ospedale Ruggi; i vigili del fuoco e la polizia municipale sono intervenuti sul posto per le operazioni di soccorso e per i rilievi del caso. Dalla sicurezza stradale alla vertenza della polizia municipale. Tra gennaio e febbraio è previsto l’avvio del bando di concorso per l’assunzione di 45 agenti part time. Ma per i sindacati non basta.

«Numerosi sono i nodi da sciogliere - denuncia Angelo Rispoli, segretario provinciale Csa - tra cui la dotazione organica del corpo, la situazione della caserma, la strumentazione a disposizione degli agenti e la delicata questione del vestiario. La Csa Salerno chiede al Comune di Salerno di affrontare con urgenza queste problematiche, garantendo condizioni di lavoro e risorse adeguate».

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