Muore dopo un'odissea in tre ospedali tra Salerno e Cava de' Tirreni: 26 medici indagati

Il 78enne salernitano fu ricoverato al Da Procida per problemi respiratori, poi fu spostato al Ruggi. È spirato il 20 dicembre al nosocomio metelliano

L'ospedale di Cava de' Tirreni
L'ospedale di Cava de' Tirreni
di Nicola Sorrentino
Sabato 6 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 11:03
3 Minuti di Lettura

Muore dopo due mesi di ricovero, girando tre ospedali, tra Salerno a Cava de’ Tirreni. La famiglia sporge denuncia all’autorità giudiziaria per comprendere cosa è accaduto al proprio caro. L’inchiesta della Procura di Nocera Inferiore riguarda la morte di E.D.G., 78enne residente a Salerno, deceduto il 20 dicembre scorso all’ospedale di Cava de’ Tirreni. Due giorni fa, il sostituto procuratore Roberto Lenza ha conferito incarico al medico legale e ad uno specialista in medicina interna, che entro novanta giorni dovranno depositare i risultati dell’autopsia

Nel registro degli indagati sono iscritti 26 medici, in servizio nei tre ospedali nei quali l’uomo è stato assistito e seguito. La famiglia è assistita dal legale Gino Bove. L’anziano effettuò le prime visite il 16 ottobre scorso, al Da Procida a Salerno. Lamentava problemi di asma ma la sue condizioni non sembravano preoccupanti. «Era ancora sulle proprie gambe», come hanno spiegato i familiari nella denuncia. Successivamente, fu trasferito all’ospedale Ruggi per approfondimenti diagnostici ed esami specifici, in precedenza, svolti al pronto soccorso. La prima diagnosi fu di edema polmonare, che indusse il personale medico ad un trasferimento nel reparto di Pneumologia. La diagnosi sarebbe poi cambiata nel tempo, in polmonite, durante il periodo di ricovero, nel quale gli fu applicato anche un casco per l’ossigeno. Intorno alla fine di novembre, il paziente fu trasferito all’ospedale di Cava de’ Tirreni, il Santa Maria Incoronata dell’Olmo. 

Le sue condizioni si sarebbero, nel tempo, aggravate, tra problemi di diversa natura e crisi respiratorie, fino al decesso del 20 dicembre. Il numero elevato di medici indagati è giustificato dai due mesi e oltre di ricovero del 78enne. La famiglia chiede spiegazioni e chiarezza, in merito agli accertamenti svolti sulle condizioni dell’uomo, con diverse diagnosi emerse durante il periodo negli ospedali, fino al decesso, del tutto inaspettato. La Procura di Nocera ha formulato il quesito al quale dovranno fornire risposta i due consulenti nominati per l’autopsia. A questo andrà aggiunto l’esame delle cartelle cliniche e documentazione sanitaria sequestrata dalle forze dell’ordine. In particolare, il medico legale dovrà indicare le cause del decesso e accertare se siano intervenuti - in quel periodo di tempo - fattori causali o concausali ascrivibili alla responsabilità per imperizia, imprudenza o negligenza dei medici che ebbero in cura il 78enne. Si procede per omicidio colposo.

Video

Infine, se siano state rispettate le linee guida e le buone prassi in materia sanitaria. Le prime risposte arriveranno entro novanta giorni, dallo svolgimento dell’autopsia di giovedì scorso.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA