Salerno, la Camera penale proclama sei giorni di astensione: emergenza tribunale Sorveglianza

Il front office del tribunale della Sorveglianza riduce orari di apertura per mancanza di personale, gli avvocati scioperanotriobunal

Sciopero dei penalisti per sei giorni
Sciopero dei penalisti per sei giorni
di Angela Trocini
Sabato 2 Marzo 2024, 06:15
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I penalisti salernitani proclamano una settimana di astensione dalle udienze. La decisione, adottata dalla Camera penale di Salerno, è per la grave situazione in cui versa il Tribunale di Sorveglianza la cui presidente, per mancanza di personale, ha emesso a metà febbraio un ordine di servizio straordinario limitando ulteriormente l’apertura dello sportello front office ai soli giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle 11. Un’ulteriore limitazione di accesso alle cancellerie rispetto all’ordine di servizio precedente (quello di gennaio che prevedeva l’apertura quotidiana anche se con un orario ridotto) che provoca seri problemi lavorativi all’avvocatura penale raccolti dal presidente Luigi Gargiulo che ha convocato il consiglio direttivo al termine del quale è stata proclamata l’astensione da tutte le udienze penali dal 14 al 22 marzo e la convocazione il 22 marzo alle 11 di un’assemblea pubblica nello spazio antistante l’edificio C della cittadella giudiziaria. «Avevamo accettato la riduzione di orario, ma ora la situazione è notevolmente peggiorata con la riduzione anche dei giorni di accesso agli uffici amministrativi e non è più possibile andare avanti in questo modo. Il nostro, ci rendiamo conto, è un atto molto forte che non è contro la presidente del Tribunale di Sorveglianza né contro i magistrati, ma è rivolto a chi deve provvedere al rimpiazzo del personale amministrativo in un settore che si occupa di una materia delicatissima. La nostra protesta è contro la cancrena che affligge il sistema». Il presidente dei penalisti salernitani ricorda che il principale interlocutore degli avvocati è il cliente «e quando un nostro assistito non ottiene risposte, percepisce la situazione soltanto come una nostra inerzia e, invece, non siamo messi in condizioni di lavorare. E non parlo del merito delle decisioni di cui non possiamo lamentarci. L’attività del difensore non è solo il deposito delle istanze che avviene telematicamente, ma principalmente la consultazione dei fascicoli in prossimità delle udienze in particolare per le delicate posizioni di soggetti detenuti». Il tribunale di Sorveglianza ha competenza distrettuale (Salerno, Nocera e Vallo) e l’apertura delle cancellerie per tre giorni alla settimana per sole due ore, in concomitanza delle fasce orarie di udienza, determina anche attese infinite «a discapito di tutta l’attività professionale da svolgere», si legge nel documento del direttivo della Camera penale salernitana che «non può restare inerte difronte all’aggravarsi della situazione in cui versa il tribunale di Sorveglianza rispetto ad una pianta organica sottodimensionata». 
LA SICUREZZA
Oltre alla problematica sollevata dai penalisti, nei giorni scorsi l’Anm distrettuale aveva sollevato un altro problema chiedendo maggiore sicurezza all’interno della cittadella giudiziaria esprimendo forte preoccupazione per un episodio accaduto qualche settimana prima quando un indagato si è entrato nella torre dove ci sono gli uffici della procura arrivando fino all’ingresso della stanza del magistrato titolare del procedimento che lo riguardava e chiedendo minacciosamente di parlare con lui.

Per fortuna il magistrato in quel momento era fuori per ragioni di servizio e, avvertito da una sua collaboratrice, si è messo in contatto con la polizia giudiziaria che ha rintracciato l’individuo mentre si aggirava all’interno della struttura giudiziaria: per questo motivo la presidente distrettuale dell’Anm Maria Zambrano ha chiesto «sistemi di sicurezza più efficaci e capillari in modo da eliminare rischi per l’incolumità di chi presta servizio negli uffici giudiziari».

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