L’ex sindaco medico vola a Cuba:
per lui booster innovativo con Soberana Plus

L’ex sindaco medico vola a Cuba: per lui booster innovativo con Soberana Plus
di Margherita Siani
Giovedì 18 Novembre 2021, 06:40 - Ultimo agg. 19 Novembre, 07:33
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A Cuba per la terza dose di un vaccino che questo Paese sta sperimentando. Massimiliano Voza, medico vaccinatore presso l’ospedale di Oliveto Citra, ex sindaco di Santomenna, noto per le sue campagne a favore del popolo curdo, tanto che in Turchia fu anche arrestato per una notte qualche anno fa, è partito per una nuova missione. La terza dose a cui sono chiamati i medici l’ha fatta, ma a Cuba, dove è volato un paio di giorni fa. «Non perché sia contro i vaccini. Anzi - dice Voza - Da medico vaccinatore ne sono un fervido sostenitore e continuerò a inocularne. Ma sono stato selezionato per partecipare alla sperimentazione clinica del vaccino anti Covid “Soberana Plus” che sta effettuando il governo di Cuba, attraverso le istituzioni del suo sistema sanitario pubblico, gratuito, inclusivo e universale. Mi si è presentata una nuova occasione per mettermi a disposizione, anima e corpo, per una causa giusta, e non ho avuto esitazioni. La scienza, il progresso condiviso sono per me una pratica reale e quotidiana, una ragione di vita, le cose per cui vivo».

Un po’ di tempo fa sono iniziati i primi contatti con rappresentanti del governo cubano per capire come accedere al programma di vaccinazione, quindi la decisione di essere parte della sperimentazione. «Sono stato invitato a Cuba a farmi inoculare come terza dose, “booster”, il vaccino “Soberana Plus” al posto del vaccino americano, al fine di aiutare Cuba, e quindi il mondo intero, a testare l’efficacia del suo vaccino pubblico per molteplici obiettivi», dice ancora Voza, che punta l’indice contro gli Stati Uniti e le presunte logiche a cui risponderebbe con il suo siero.

Un’azione quindi anche di natura “politica” e soprattutto dimostrativa in favore di Cuba e contro, a suo dire, la monopolizzazione americana. Per ora, dopo aver fatto il vaccino, tutto è tranquillo, nessuna reazione avversa sembra essersi mostrata al dottore Voza. Ma la missione del medico è andata anche oltre perchè ha portato con sè mille euro in contanti per aiutare, sia pure con un modica contribuzione, il prosieguo della sperimentazione del vaccino cubano ed un quintale di farmaci e dispositivi sanitari raccolti nelle scorse settimane. Si tratta di antibiotici, antidiabetici, antinfiammatori, aspirine, antidolorifici. Denaro, farmaci e dispositivi sanitari sono il frutto di una colletta popolare realizzata dalla sezione dell’Anpi Valle e Piana del Sele, dal Circolo Bandiera Bianca di Contursi Terme, di Soccorso Rosso e Rete Kurdistan Salerno.

«Come cittadino - chiosa Voza, che è stato salutato prima della partenza dal Console generale di Cuba a Milano, Llano Gonzales - dovremmo tutti lottare per l’unica cosa che ha dimostrato di salvare le vite umane, a Cuba come in ogni altra parte del mondo: vaccini di qualsiasi tipo, purché di provata efficacia e sicurezza, per tutti, gratis e ora, altro che novax o monopoli sui vaccini». 

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