Volpe, Mascolo e Speranza letture in viaggio a Porta Catena

Speranza e Volpe domani al Piccolo Teatro Porta Catena di Salerno

I musicisti
I musicisti
di Claudia Bonasi
Sabato 14 Gennaio 2023, 08:26 - Ultimo agg. 08:30
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Il progetto Letture in Viaggio, nato nel giugno del 2017, ideato dal narratore Davide Speranza, dal musicista Gianmarco Volpe e dal disegnatore Luigi Mascolo, approda domani al Piccolo Teatro Porta Catena di Salerno, alle 19, con lo spettacolo Anche i piccioni muoiono. Ha alle spalle una prima performance ideata dal trio creativo - Cattedrale, Carver in concerto - ispirata all'opera dello scrittore Raymond Carver, Cattedrale. L'insolito format, fatto di scrittura, lettura, teatro, musica e disegno, è un tuffo acrobatico nel mondo delle possibili narrazioni. Il testo prodotto e raccontato dalla voce di Davide Speranza, si avvale delle musiche di Gianmarco Volpe e delle illustrazioni di Luigi Mascolo creando un'atmosfera fortemente immersiva.

«Anche i piccioni muoiono - spiega Speranza che ha attinto nel corso della sua formazione a numerosi maestri della cultura contemporanea - nasce come racconto, una storia di formazione, anche se più idoneo sarebbe definirla di dolorosa rinascita'.

La guerra, atto bellico riformato da azione istintuale a strategica autodistruzione di massa, strappa forma e volto all'umanità, incista mostri e incubi nella mente di chi ha dovuto subire la morte o infliggerla. La guerra non ha tempo, resta l'abominio che domina la sacralità dell'essere. Vincenzo è il protagonista della novella, cuoco sulle navi, torna nel suo Borgo. Siamo sul finire della Seconda guerra mondiale, gli americani sono già sbarcati nel Golfo di Salerno. Ma la vita di prima è cambiata, anche in una piccola comunità come quella della Costiera amalfitana, dove l'infinito del mare si è spezzato e un miracolo apocalittico diventa l'unico strumento della grazia perduta per ristabilire pesi e misure tra vita e sangue, carne e violenza. Molto hanno influito certi racconti di Hemingway come anche il cinema di De Sica e Rossellini, ma soprattutto la componente magica e irrazionale dell'immaginario felliniano o anche l'universo filmico di David Lynch. Ma in sostanza, il nostro vuole essere un messaggio di rinnovata condivisione umana, un ritorno necessario alle radici».

Grazie alle giuste coordinate visive fornite da Luigi Mascolo il progetto è molto coinvolgente per lo spettatore che ben presto si sente parte integrante della scena, catturato dalle parole di Speranza e dalla musica del polistrumentista Volpe. I quadri entro cui va in scena il racconto hanno un ritmo potente che - con musiche originali - scandisce i momenti chiave della narrazione. «L'elemento portante è quello ritmico. La musica dà il ritmo alla parola. In Letture in Viaggio, come per un libro, il visivo devi immaginarlo tu. La musica, le parole e il disegno evocano un susseguirsi di eventi, poi il pubblico ricostruisce il resto. Qui tutto si basa sul suono della parola. Si lavora su linee ritmiche e timbriche, suoni che diventano colore di immagini e forma di immagini».

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