Coronavirus, l'andrologo: «La quarantena può far calare la libido, il sesso può sostituire lo sport»

Alessandro Palmieri
Alessandro Palmieri
di Giampiero Valenza
Sabato 28 Marzo 2020, 13:57 - Ultimo agg. 18:57
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La quarantena per il coronavirus può causare la perdita della libido, ma il letto può essere un valido sostituto della palestra che è stata chiusa per il lockdown. A dirlo è Alessandro Palmieri, presidente della Società italiana di Andrologia e docente di urologia all’Università Federico II di Napoli, che spiega come gli andrologi italiani abbiano avviato lo 02.50043133, un servizio di assistenza telefonica andrologica per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, a causa della sospensione delle attività specialistiche ambulatoriali pubbliche e private tranne che per urgenze non rinviabili.

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Professor Palmieri, la quarantena può essere un’esperienza piacevole per il rapporto di coppia?

“L’isolamento a cui ci costringe la pandemia di Covid-19, se da una parte può condurre alla ricoperta del partner, dall’altra può creare dubbi e incertezze e aggravare la frustrazione che deriva da problematiche andrologiche preesistenti. In questi casi l’ansia da prestazione, la frustrazione e l’emotività di questo momento, possono determinare un calo del desiderio e problemi di disfunzione erettile, eiaculazione precoce o altri disturbi sessuali che possono diventare difficili da gestire e creare maggiore disagio. Ulteriori difficoltà possono insorgere anche per le coppie che stanno seguendo procedure di procreazione medicalmente assistita per avere un figlio che non arriva e hanno dovuto interrompere i trattamenti, che, per esempio, possono essere assalite da paure e indecisioni su come gestire le terapie avviate. Ma ci sono anche persone che si trovano nella separazione, in quella fase in cui si è ancora a casa, si sta uscendo ma non lo si è ancora fatto. Arrivando il decreto della quarantena, si sta a casa con la persona sbagliata. Dunque, non si può neanche vedere chi vuol vivere con te la tua vita e questo crea molte delle disfunzioni che gli andrologi vanno a curare, come l’eiaculazione precoce e la disfunzione erettile”.

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Dunque, la quarantena può causare un calo della libido?

“Sì, può capitare”.

Quale consiglio può rafforzare il rapporto di coppia in quarantena?

“Per una persona in forma e se la partner è giusta, il consiglio è di cercare di rinnovare il rapporto. Per mantenere un rapporto in vita bisogna renderlo vario e cercare di ‘sperimentare’ in casa, nonostante tutte le problematiche che possono esserci e con i figli sempre presenti che possono ridurre i momenti di intimità”.

Si può intervenire a livello clinico per un problema di coppia?

“Noi andrologi facciamo prima una diagnosi di riferimento. Sessantenni o quarantenni, poco importa: è possibile restituire una performance adeguata all’età. Iniziamo facendo una serie di esami, da quelli ormonali al controllo dell’afflusso di sangue al pene. Abbiamo tantissime armi a disposizione, anche con cicli di onde d’urto che si fanno sul pene e che ne ricostituiscono la vascolarizzazione. Poi esistono anche nuovi rimedi terapeutici che hanno soppiantato quei farmaci usciti circa 20 anni fa. Ci sono francobolli che si mettono tra la lingua e il palato che si assorbono in pochi secondi, che permettono di avere in pochi minuti il rapporto e che non causano effetti collaterali come una grande cefalea e il rossore”.

Oggi come si può fare a intervenire in tempo di quarantena?

“Abbiamo attivato un servizio di assistenza telefonica che funziona 7 giorni su 7 e che può dare i primi consigli che poi, al termine della quarantena, possono essere seguiti da un trattamento andrologico”.

Da lunedì 30 marzo gli andrologi sono disponibili dalle 17 alle 18, tutti i giorni, sabato e domenica compresi, al numero 02/50043133.

Professore, la quarantena può prevedere un calo delle infezioni sessualmente trasmesse?

“Ci troviamo in una situazione in cui un’infezione virale costringe le persone a casa e dunque si presume si abbiano meno rapporti occasionali. Ciò ci protegge dalle infezioni sessualmente trasmesse, dunque è probabile che nei prossimi mesi ci saranno minori problemi di questo tipo. E di patologie del genere ce ne sono tante: le principali sono la gonorrea, la sifilide, ma anche malattie che possono portare altri danni come la clamydia e il mycoplasma che possono portare gravi problemi. Ma anche l’Aids e l’Hpv”.

Quali consigli può suggerire per la salute sessuale in casa?

“Oggi non possiamo andare in palestra, ma il letto può diventarlo. Avere rapporti, infatti, è una delle cose migliori in sostituzione della palestra. Con ciò non voglio dire che bisogna avere 5 rapporti in un giorno. Bisogna continuare ad avere il numero di rapporti pre-quarantena. Mantenere il pene in allenamento non solo migliora il cervello, con la gratificazione, ma ha un effetto dal punto di vista vascolare: aumenta l’afflusso di sangue”.

C’è un numero ideale di rapporti?

“Dipende dall’uomo, dalla voglia che ha e dall’età. Un uomo di 20 anni può avere due rapporti al giorno, senza problemi. Ma anche l’ottantenne o il novantenne, in forma, possono averlo una volta o due a trimestre. L’uomo non spegne mai la luce, specie se si ha accanto la persona giusta”.

Quali sono le cause di eiaculazione precoce e disfunzione erettile?

“L’eiaculazione precoce ha una sua base legata alla sofferenza mentale. Sulla disfunzione erettile c’è anche molto di organico, con cause che possono essere anche di natura diabetica, oncologica o legata a fattori come il fumo, che può causare problemi di vascolarizzazione al pene. l’eiaculazione precoce c’è molto di sofferenza mentale”.

Si fa un gran parlare di rimedi ‘alternativi’. Funzionano?

“C’è chi assume pillole di ‘pseudo-viagra’. Sono medicine false comprate online. Sfido chiunque a immaginare cosa possa esserci in una compressa che costa anche 10 centesimi. Sono poco valide e molto dannose. Poi ci sono tutti quei cibi che, secondo la credenza popolare, sono afrodisiaci, come il peperoncino, le ostriche o le aragoste. Se fosse vero di sicuro si sarebbero fatti farmaci con il loro contenuto. Poi ci sono tutta una serie di integratori che, nel campo della disfunzione erettile, sono vere stupidaggini. Possono essere molto valide, però, per la fertilità”.
 

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