Palazzo Acampora, turismo esperienziale tra storia e buon cibo

Ad Agerola il ristorante fine-dining nella dimora frequentata dalla nobiltà del Novecento

Palazzo Acampora
Palazzo Acampora
di Emanuela Sorrentino
Domenica 16 Luglio 2023, 18:36
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«Si sta rafforzando la sinergia tra imprenditori che amano il territorio e che generosamente investono per far conoscere sempre più le nostre bellezze ad un pubblico davvero ampio», ne sono convinti Tommaso Naclerio e Luca Mascolo, rispettivamente sindaco attuale di Agerola e già primo cittadino attuale presidente dell’Ente Idrico Campano riferendosi a Palazzo Acampora e al suo “padrone di casa” Giovanni Paone.

Una dimora del Settecento Palazzo Acampora aperta alla città già in passato come location di eventi culturali ma che ora si presenta completamente rifunzionalizzata a chi intende fare un viaggio all’indietro nel tempo tra soffitti affrescati e pareti dense di storia, racconti appassionanti di battaglie e amori e ovviamente buon cibo “a metro zero” per il vicino orto della stessa proprietà. Temi che stanno piacendo ai visitatori di tutto il mondo, che ricercano sempre più un turismo esperienziale tra Napoli, la costiera e le sue aree interne. 

E così Palazzo Acampora ad Agerola rivive grazie all’ospitalità di Giovanni Paone, discendente degli antichi proprietari della residenza che ora ospita al suo interno il ristorante fine dining La Corte degli Dei.

Un posto che racchiude storia e leggende e che presto potrà essere vissuto ancor più con il recupero di spazi che porteranno alla creazione di suite. Nel frattempo è aperto il ristorante nella corte esterna, ma che dispone anche di una sala interna. Si può cenare tutte le sere senza giorno di chiusura o anche pranzare (ma solo di sabato e domenica) sfruttando spazi intimi come la bottaia o le sale degustazione tra arredi d’epoca, vini in bella mostra e elementi architettonici di altri tempi. In cucina c’è Giuseppe Romano, 35 anni, allievo di Vincenzo Guarino che lavora in sintonia con il maitre Luigi Capriglione e il sommelier Antonio Iovine e propone tre menu degustazione con piatti in cui la stagionalità è sempre rispettata, così come emergono l’estro e la creatività dello chef.

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