La sesta edizione di TuttoPizza chiude con 40mila operatori presenti, di cui il 25% esteri, e con un boom di visitatori da fuori regione. La fiera è diventata sempre più punto di riferimento internazionale, agevolando l’enorme business che ruota intorno alla pizza. Un giro d’affari che, complessivamente, vale 15 miliardi di euro e che conferma la pizza come avamposto del made in Italy nel mondo.
Gli organizzatori, Raffaele Biglietto, di TicketLab e Sergio Miccù, presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, si ritengono molto soddisfatti: «Il prossimo anno prevediamo che la fiera sarà più grande, perché dovrà accogliere l’esponenziale afflusso registrato quest’anno, per soddisfare le richieste di altri espositori dopo il sold out di questa edizione. Amplieremo gli spazi espositivi e puntiamo a coinvolgere sempre di più altre regioni d’Italia in modo da assicurare la giusta visibilità e rappresentazione alle molteplici sfaccettature della pizza italiana. La fiera ha dimostrato, con le sue presenze, di essere volano per il turismo legato al business».
Oltre che agli impasti tradizionali, a quelli di nuova generazione e agli altri prodotti normalmente presenti nel menù delle pizzerie, grande attenzione è stata catturata dagli espositori che proponevano servizi complementari per le pizzerie del terzo millennio: arredi, nuove tecnologie, software, moderni sistemi di gestione cassa, app, attrezzature di nuova generazione e a basso impatto ambientale.
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