Il nuovo hub
L'Ecuador è "un punto di uscita naturale per la cocaina colombiana", ha detto Dalby all'AFP. Ciò è in gran parte dovuto al fatto che è stato a lungo un rifugio per i gruppi armati colombiani, come i guerriglieri delle Forze Armate Rivoluzionarie Marxiste della Colombia (FARC). Le bande ecuadoriane sposterebbero la droga "dal confine a vari porti", ha detto Dalby. Tuttavia, negli ultimi anni i modelli di attività criminale nella regione sono cambiati, ha affermato all’inizio di questo mese l’International Crisis Group (ICG). "Emergerebbe - riporta France24 - da uno studio dell’Osservatorio colombiano sulla criminalità organizzata (OCCO) che i gruppi criminali ecuadoriani hanno anche stretto alleanze con potenti famiglie che controllano i raccolti di droga in Perù. Una rete di fiumi collega il Perù con il sud dell’Ecuador, facilitando il contrabbando di merci e persone. I potenti cartelli messicani di Sinaloa e Jalisco New Generation operano anche in Ecuador".