Pensione complementare, aumenta la deducibilità. Addio a superbollo e tobin tax. Riforma fisco, tutte le novità

di Giacomo Andreoli
Sabato 20 Maggio 2023, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 09:56 | 2 Minuti di Lettura

L'eliminazione del superbollo e delle mini-tasse

Quanto al superbollo e alle altre micro-tasse (tra cui quella sugli yacht e le “super-car”), il piano si sta definendo. La lista è ancora in via di predisposizione al ministero dell’Economia, ma già ricomprende diversi “fastidiosi” balzelli. Come per esempio, la “tassa sugli intrattenimenti”, più nota coma la tassa sui biliardini.

Si tratta in pratica, di un’imposta che colpisce i giochi senza vincita in denaro, quelli che hanno il solo scopo di intrattenere gli avventori di bar o sale, come per esempio i flipper, ma anche le freccette o i juke box. Su un biliardino, per esempio, si applica un prelievo dell’8% su una base imponibile di 3.800 euro. Poco più di 300 euro, insomma. Tutta la tassa vale per lo Stato solo 26 milioni. Da tempo gli esercenti ne chiedono l’abolizione, anche perché, hanno sempre spiegato, la tassa in molti casi costa più degli introiti del gioco stesso.

Un’altra imposta in via di “rottamazione”, è quella sulla laurea e sugli esami dell’Università. Un altro micro-balzello che vale solo un milione di euro l’anno, come indicato in un disegno di legge sull’abolizione dei microtributi firmato dal deputato di Azione-Italia Viva Luigi Marattin. Ma ci sono anche le tasse per il pubblico insegnamento, l’iscrizione a scuola e per gli esami di idoneità, maturità e rilascio dei diplomi, che producono un gettito da 44 milioni. Una mozione di maggioranza, poi, propone anche di togliere l'Iva sulla chirurgia estetica.

Qualche tempo fa, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, aveva spiegato che dall’abolizione dei mictro-tributi il fisco perderebbe un gettito di 152 milioni su 11 tasse erariali, 91 milioni su 7 imposte regionali e 10 milioni su 3 micro imposte comunali. Uno sforzo, insomma, assolutamente sostenibile per le casse statali ma che porterebbe in dote ai contribuenti non solo un minor esborso di denaro, ma soprattutto una semplificazione in termini di burocrazia e di tempo risparmiato. La delega è in discussione alla Camera e Leo ha spiegato che potrebbe essere approvata prima dell’estate. A quel punto partirà la fase attuativa.

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