Potrà raccontare senza timore di essere smentito che quando ha discusso la sua tesi di laurea erano presenti orsetti rosa, uomini e donne con ali. E c'erano capigliature, calzature e abiti di tutti i colori. Perché Edoardo Di Pietro, 25 anni, di Colle Val d'Elsa (Siena) si è laureato, il primo in Italia - e c'è chi sostiene addirittura al mondo - su Metaverso, la realtà virtuale dove le persone grazie agli avatar possono essere chi e cosa vogliono. Una discussione che, grazie alla piattaforma Spatial.io, Edoardo, in completo nella realtà ma con avatar in versione casual, ha potuto sostenere creando una stanza a forma di arena dove ha mostrato il lavoro di un anno, partendo dalla storia dei primi universi virtuali fino a un'analisi delle più recenti soluzioni del mondo digitale e le loro possibili applicazioni.
Edoardo, laureato con avatar: la storia
Sui suoi spalti virtuali, di iscritto all'Università di Torino al corso magistrale in 'Comunicazione, Ict e Media', si sono sedute 43 persone, tra cui la fidanzata Caterina, che si trova in Giappone per studiare.
L'emozione
Mamma Maria non riesce a trattenere l'emozione: «Sono orgogliosissima» sostiene, mentre il marito sorridendo scherza: «Io sono abbastanza soddisfatto». «Non è un'apologia del Metaverso - evidenzia il relatore, Michele Cornetto -. È stato divertente discuterla in presenza e nel contempo dare la possibilità a chi voleva fruirne dall'esterno di entrare in questo ambiente». Per Cornetto la tesi di Edoardo «è uno studio per capire cosa abbiamo davanti, un momento di assoluta sperimentazione, quello che sarà lo vedremo nei prossimi 5 o 10 anni». Poi i festeggiamenti reali, con tanto di brindisi, di cui sul Metaverso sarebbe mancato almeno il sapore
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