Un movimento di ragazze contro i matrimoni combinati e le spose bambine. È quello che si è formato in India grazie a una coraggiosa adolescente, Priyanka Bairwa: una giovane diciottenne che si è ribellata alla tradizione, riuscendo non soltanto a imporsi sulla propria famiglia, ma anche a trasformare la sua esperienza in esempio per tante coetanee. Seppur con importanti passi verso la parità di genere, l'India rimane ancora oggi un paese con molte discriminazioni per la popolazione femminile, che sulla carta gode degli stessi diritti di quella maschile, ma che in pratica è assoggettata a una cultura in cui a decidere è l'uomo.
Il gigante asiatico è tristemente noto per la statistica delle violenze sulle donne, dove ogni venti minuti viene commesso uno stupro, non di rado sui mezzi pubblici, e spesso la vittima, soprattutto in campagna, anziché ricevere giustizia viene additata come la causa che ha provocato il reato.
Ci sono poi storie come quelle di Priyanka.
Invece nel suo caso il padre e la madre capiscono la determinazione della figlia, temono che possa fare una sciocchezza e, di loro iniziativa, decidono di fermare le trattative con la famiglia dello sposo, scelto nel vicino villaggio di Ramathra. Era l'ottobre 2020, in piena pandemia da Covid-19, con l'emergenza sanitaria che anche in India ha colpito soprattutto i più fragili, in particolare le donne. Un gesto assolutamente non scontato, quello dei genitori, se si considera che successivamente la coppia, su pressione della madre, ha dato la possibilità a Priyanka di continuare gli studi al college.
Rispettata nella sua volontà, Priyanka ha creato un movimento per le ragazze che, a differenza di lei, sono meno fortunate: Rajasthan Rising. Coinvolgendo una decina di amiche, la giovane ha lanciato una campagna nelle scuole, attraverso i social network, per incentivare l'istruzione femminile nel distretto di Karauli. L'iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo, tanto da arrivare a toccare sei distretti e ad aiutare oltre 1.500 ragazze.
Paradossalmente è stata proprio la diffusione del Coronavirus a favorire Rajasthan Rising. «Ho lanciato la campagna perché sapevo che migliaia di altre ragazze stavano affrontando problemi simili, essendo state ritirate dalla scuola e costrette a un matrimonio precoce ha dichiarato Priyanka L'istruzione dovrebbe essere gratuita fino all'ottavo anno (all'età di 14 anni, ndr), ma non lo è mai. Le scuole impongono tasse di sviluppo. Le borse di studio promesse agli studenti delle comunità emarginate non arrivano mai in tempo».
La pandemia ha reso ancora più difficile la condizioni di bambine, ragazze e donne, chiuse in casa, ancora più invisibili alle autorità e quindi più soggette a violenze e abusi. In Rajasthan, secondo i dati del governo locale, una donna su tre, di età compresa tra 22 e 24 anni, si sposa prima dei 18 anni, mentre l'ong Childline India ha registrato un aumento del 17 per cento dei matrimoni precoci a giugno e a luglio dello scorso anno, con l'allentamento delle misure del primo lockdown. Visto il successo del suo movimento, Priyanka si è già data il prossimo obiettivo: istruzione gratuita fino al dodicesimo anno (tra i 17 e i 18 anni) e per ciascuna allieva una borsa di studio minima di 5.000 rupie (circa 50 euro) all'inizio di ogni anno scolastico.