Altro che bonus, uno stipendio in più sul conto corrente e senza pensarci troppo: è così che Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato della società Fonti di Vinadio ha deciso di sostenere i 200 dipendenti di Acqua Sant'Anna per «offrire a tutte le famiglie un aiuto concreto per fare fronte a questo periodo difficile» con l'inflazione che galoppa.
Costi esplosi, stipendi invariati
La visione dell'industriale, che nel 2010 era stato nominato imprenditore dell'anno, è chiara: «Il più grosso patrimonio che abbiamo sono sicuramente i dipendenti e i costi per i consumatori sono esplosi. Ci sono prodotti che costano 7 o 5 volte più di prima. Ma l'operaio guadagna sempre gli stessi soldi.
Lo Stato detassi
L'idea mette nelle tasche dei dipendenti un totale di 400mila euro, che per l'azienda «costa tra 700.000 e 800.000 euro. Penso che lo Stato dovrebbe detassare tutte le aziende che lo fanno, così potremmo regalare ancora di più», ha spiegato Bertone.
Dipendenti felici
«Vedere la faccia dei dipendenti - che conosco uno a uno - molto contenti, mi riempie di gioia, - prosegue - tanti sono venuti a parlarmi dei loro problemi e a ringraziarmi. Le buste paga col bonus le ho consegnate a sorpresa, a ciascuno. Ci costa molto di più produrre - conclude - rispetto ai costi dell'energia e di altre materie prime, ma se fai l'imprenditore devi saper rischiare, quindi quale miglior investimento che sui propri dipendenti e lavorare con un dipendente contento di venire in azienda che si è ricordato di te? Dovrebbero farlo tutti, a partire da chi ha tantissimi dipendenti, come Stellantis. Bisogna pagare i dipendenti, ma anche premiarli, sono due cose diverse».