Mozzarella sparita dal laboratorio, dipendenti infedeli a processo a Napoli Nord

Danno di oltre 500 mila euro, oggi testi in aula la parte offesa: il titolare dell'azienda e la sua collaboratrice

La mozzarella
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di Biagio Salvati
Giovedì 4 Aprile 2024, 19:25
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Aversa. Quarantamila chili di mozzarella sottratta in due anni dal laboratorio del caseificio dove lavoravano, per rivenderla su canali di commercio «clandestini» o paralleli dove piazzavano l’ottimo prodotto dell’azienda con sede nell’agro aversano. Un danno, quantificato in circa 500 mila euro dai consulenti del caseificio «Antica Casearia Fierro» - prestigiosa azienda con sede principale a Frignano e vari punti vendita in Campania che esporta anche all'estero - che si è costituita parte civile con il rappresentante legale al processo contro i tre dipendenti infedeli comparsi oggi davanti al giudice monocratico tribunale di Napoli Nord ad Aversa.

I tre si trovano sotto accusa, per appropriazione indebita. Si tratta di Francesco Di Santo di San Marcellino, Antonietta Fenderico e Anna Climaco.

Oggi in aula ha testimoniato in aula il titolare dell’azienda, Lino Fierro – parte offesa assistita dall’avvocato Enzo Di Vaio - e la collaboratrice di Fierro i quali hanno confermato quanto descritto nella querela presentata qualche anno fa. L’ammanco del cosiddetto «oro bianco», secondo le indagini condotte dalla Polizia di Stato ,si sarebbe verificato in un periodo che va dal primo gennaio del 2019 fino alla scoperta, ovvero dicembre del 2020 quindi anche durante il periodo della pandemia. 

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