Ucraina, l'artista Tamara Mykhailova: «I napoletani mi hanno insegnato il valore di vivere giorno per giorno»

Ucraina, l'artista Tamara Mykhailova: «I napoletani mi hanno insegnato il valore di vivere giorno per giorno»
Giovedì 20 Ottobre 2022, 15:24 - Ultimo agg. 16:21
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«Sono follemente innamorata della libertà. L'Italia, e Napoli in particolare, mi permettono di sentirla nella sua interezza». Tamara Mykhailova risponde al Mattino come può, nei momenti in cui la connessione regge, «sai, per via dei bombardamenti» dice la giovane artista ucraina, originaria di Kiev. 

Tamara sogna, nel terrore della guerra, di visitare Napoli e allora sfoga il proprio desiderio attraverso l'arte e la pittura, secondo ciò che lei chiama “l'arte del sentimento”.

«Non ho mai considerato l'arte come qualcosa di materiale. Per me è molto più di ciò che puoi toccare e vedere con i tuoi occhi. L'arte non ha valore se non può giocare sulle corde dell'anima umana. La cosa principale è l'emozione che l'arte ci fa scoprire, e ci permette di mostrare il vero volto di noi stessi, così come siamo senza maschere e pregiudizi».

Artista sin da bambina, Tamara ha sempre considerato il disegno come un hobby, tanto da studiare chimica all'università. Eppure oggi l'arte è una parte fondamentale della sua vita: graphic designer presso Pennypop, un'agenzia di marketing in Irlanda, oggi insegna chimica ai bambini e continua a dipingere e trasmettere le sue passioni sui social: «questo è probabilmente il sogno a cui avevo paura di pensare, ma non ho smesso di crederci».

Il sogno più grande di Tamara, però, è di visitare Napoli: «Non so se mi sono innamorata di Napoli per via dei film romantici o per i miei amici napoletani che ho conosciuto durante la guerra e ai loro valori di vivere la vita come se fosse il tuo ultimo giorno. Ma in Italia, mi sembra, non dovresti pensare al senso della vita, perché tutto è ovvio: vivi in ​​modo che la vita sia orgogliosa di te». 

Per Tamara, Napoli ha aperto una nuova sfaccettatura della sua creatività.

Sogna di visitare le «rive del Golfo di Napoli con il mio cavalletto e di disegnare l'Italia come mi mostrano i miei stessi sentimenti. Vorrei anche fare una lezione su come fare la pizza napoletana, e poi assaggiarla. Sembra che io abbia già il piano su come passare qualche giorno a Napoli» sorride l'artista. 

La Mykhailova ha fatto del Vesuvio il suo soggetto ispiratore, legandosi ad esso con un rapporto quasi familiare, tanto da chiamarlo “nonno”: «Il Vesuvio è un vulcano di lunga durata, che nasconde la sua storia sotto la copertura della propria lava. È come un vecchio solitario che non ha scelta e deve vivere da solo la propria eternità. Voglio sentirne il respiro, prendere una goccia di saggezza che arricchisce negli anni. Voglio toccare il cuore del Vesuvio. Forse è pericoloso, ma credo che il Vesuvio non mi farà del male perché sono una nipote educata... almeno spero».

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Una fuga attraverso l'arte dei sentimenti, un sogno realizzato attraverso la pittura. Tamara non è mai stata in Italia, ma attraverso il colore, sfugge ai terribili orrori della guerra in Ucraina: «Il destino non mi ha ancora dato la possibilità di vedere l'Italia, ma so disegnare, quindi ho l'opportunità, prima di incontrare l'Italia nella vita reale, di dipingere e vivere in questo bellissimo paese tra le mie opere».

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