Un’immagine in formato A4, di lei a luci rosse, ripresa forse in un momento di intimità. Esposta al pubblico ludibrio. Data in pasto, sadicamente, alla città. La foto infatti è stata appesa a un trave portante del cavalcavia sulla tangenziale est. Un punto di intenso passaggio. Auto che vanno e vengono, con quella foto a colori simile, da lontano, a un manifesto pubblicitario. Ma gli agenti della volante che transitava di lì, una decina di giorni fa, hanno capito subito che non si trattava di una réclame. E quando si sono avvicinati ogni dubbio è svanito.
Davanti ai loro occhi si è parata l’immagine di una donna di mezza età, in pose da filmino pornografico di stampo un po’ artigianale. Nessun numero di telefono, nessuna scritta. Solo la foto della donna ben visibile e riconoscibile. Una gogna pubblica, un’esposizione in piazza dal sapore chiaramente denigratorio. Gli agenti hanno staccato l’immagine ma, pochi giorni fa, la mano ignota è tornata a colpire. Affiggendo un’altra foto, sulla falsariga della prima, sempre in quel punto.
E i poliziotti l’hanno nuovamente levata, inviando una segnalazione del fatto all’autorità giudiziaria. L’ipotesi di reato potrebbe essere quella di diffusione di materiale pornografico. Denunce da parte della donna, di cui non si conosce l’identità, non ne sono finora arrivate. Sulla vicenda sono in corso indagini della squadra mobile. La tesi più accreditata è quella di una vendetta da parte di un lui nei confronti di una ex compagna o amante, o comunque di una donna che, per chissà quale acredine, si è voluto umiliare con questo "schiaffo" pubblico.
La foto potrebbe essere stata estorta, anche su Internet, oppure essere stata scattata di