Fides, nel settore dell'It orientamento e crescita

Al liceo Severi di Castellammare il confronto fra gli studenti di Scienze applicate e i manager della tech company

Fides, nel settore dell'It orientamento e crescita
Fides, nel settore dell'It orientamento e crescita
di Fiorangela d'Amora
Mercoledì 3 Maggio 2023, 12:00
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Quante opportunità offre una tech company che mette al centro le persone? Nell'ambito del progetto Studiare l'impresa, l'impresa di Studiare realizzato in partnership con l'Unione Industriali di Napoli, si è tenuto il secondo incontro di Fides con gli studenti del liceo scientifico Severi di Castellammare. Un appassionante confronto sul mondo IT e l'utilizzo di tecnologie emergenti in diversi ambiti. Preparati e attenti gli studenti del quinto anno di scienze applicate, nell'aula di informatica hanno conosciuto il modello Human-Centric della Fides, attraverso le parole di Stella Nacca. «Quali sono i valori cui vi ispirate?» chiede Giuseppe Cavaliere. «Flessibilità, ascolto e fiducia sono i valori che fanno di Fides un'azienda non solo votata al business, ma che mette soprattutto le persone al centro per dare fiducia e ottenerla da parte di chi entra in azienda». In Fides entrano giovani laureati ma anche neo diplomati. La platea del Severi ha già le idee chiare rispetto al prosieguo della carriera scolastica. Biotecnologie, ingegneria informatica e aerospaziale, medicina sono gli indirizzi universitari favoriti, per alcuni ancora l'indecisione se seguire o meno la strada informatica e lo sviluppo dei software. «Ci sono diverse formule di ingresso in Fides - ha spiegato Nacca - per tutti c'è un percorso di formazione più o meno lungo a seconda del bagaglio di competenze che ognuno porta con sè, che servirà proprio a capire le inclinazioni dei tanti giovani che si avvicinavano al mondo Fides».

Con il team leader Enrico Secondulfo l'incontro diventa uno scambio di competenze e idee. «Il mio lavoro è anche la mia passione, il mondo dello sviluppo mi dà carica e adrenalina ogni giorno. Grazie a Fides posso sperimentare e cercare sempre nuove skills che portano know-how all'interno. Questo approccio ci ha permesso di aprirci a nuove realtà, diversificare gli ambiti di applicazione delle tecnologie e formare nuove risorse che insieme contribuiscono alla crescita di Fides». Software, server e sviluppi sono il terreno di confronto facile tra Secondulfo e gli studenti, ma anche il mondo di Chat Gpt appassiona. «L'intelligenza artificiale non potrà sostituire del tutto gli uomini, in diversi studi è stato sempre più chiaro dove vi fosse la mano dell'uomo e dove no. Ci sarà sicuramente un'evoluzione anche nel nostro lavoro di analisti sviluppatori, ma non bisogna vedere questi strumenti come il nuovo male. Bisogna comprendere come usarli e non abusarne. Penso ad esempio a Meta che ha investito nel Metaverso, molto probabilmente ci sarà un'esplosione, ma anche qui, partendo dal basso bisogna cercare di istruire le persone ad usare in maniera coscienziosa questi mezzi». «Non crede che per le aziende sarà un vantaggio?», si chiede Giovanni Schettino. «Sicuramente - replica il team leader di Fides - ma è chiaro che gli input esterni sono da gestire. Io ad esempio ho usato Chat Gpt per sbloccare una task, mi ha aiutato per andare avanti in un percorso suggerendomi le istruzioni. A mio avviso questo è l'approccio giusto per utilizzare le nuove tecnologie di cui si servono anche le grandi aziende».

La nuova frontiera della realtà aumentata ma anche i servizi cloud sono aspetti su cui Fides è già a lavoro e proprio l'approccio diverso della tech company ha permesso di migliorare la conoscenza e creare nuovi servizi in svariati ambiti. «Vogliamo sempre ottenere il massimo risultato - spiega Secondulfo rispondendo alle domande di Vittorio Balestrieri e Roberta Esposito - quando un cliente ci chiede di realizzare un software. Noi, come un artigiano o un architetto, ascoltiamo e analizziamo le esigenze del cliente, per poi progettare la struttura complessiva e personalizzarla». Stimolati dagli input portati in aula i ragazzi sembrano quasi pensare a un nuovo futuro. «Non lo so se il mondo dello sviluppo mi piace - racconta Roberto Cesarano - so che oggi sono a conoscenza solo di una minima parte». I consigli in questo caso diventano ancora più preziosi. «Non vi fossilizzate su alcuni aspetti - spiega Secondulfo - solo dopo aver arricchito il vostro bagaglio di conoscenze saprete cosa fare e quale strada intraprendere. Proprio per questo è importante far parte di un'azienda con un mindset aperto, dove ognuno ha la possibilità di migliorare attraverso lo scambio di conoscenze». Basta la tecnologia per progredire? chiedono Simone Ponticelli, Antonio Alfano e Rachele Coppola. «Da sola no - conclude il team leader - è l'approccio a rendere vincente una strategia di lavoro. Quello che mi auguro utilizzerete voi nel vostro cammino di studi e di lavoro nel mondo dell'informatica». 

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