Pagoda, l'innovazione che traina il turismo 4.0

Le nuove sfide dell'industria delle vacanze all'Istituto Telese di Ischia

Le nuove sfide dell'industria delle vacanze all'Istituto Telese di Ischia
Le nuove sfide dell'industria delle vacanze all'Istituto Telese di Ischia
di Ciro Cenatiempo
Venerdì 28 Aprile 2023, 12:00 - Ultimo agg. 23 Maggio, 11:46
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L'industria dell'ospitalità è vitale per l'isola d'Ischia, ma deve accelerare il processo di modernizzazione e svecchiamento, a cominciare dalla digitalizzazione dei servizi, l'utilizzo attento dei social e di strumenti avanzati di comunicazione; la ricostruzione di un sistema territoriale aperto ai giovani ospiti che vanno fidelizzati verso una realtà speciale come l'isola verde che, per loro, sembra offrire poche vibrazioni vacanziere. La conferma di questi imperativi categorici è arrivata dai ragazzi dell'istituto professionale di Stato Vincenzo Telese di Ischia che forma gli addetti del turismo. E seguendo questa traccia, con un ventaglio di domande scandite da considerazioni originali, curiosità e tanta voglia di cambiamento, gli studenti hanno vivacizzato il secondo incontro con il management dell'hotel Pagoda di proprietà della famiglia Mazzarella, la struttura di lusso che, dopo un profondo restyling, riaprirà i battenti il 12 maggio in un angolo ricco di suggestioni all'ingresso dell'antico porto ischitano.

Dopo l'introduzione di Valeria Di Martino, referente dell'Unione Industriali di Napoli per l'«Educazione e formazione», è stata Gianna Mazzarella, amministratore delegato dell'albergo, affiancata da Antonio Oliva, responsabile delle risorse umane, a rispondere agli otto quesiti che sono stati posti dagli alunni della Quarta Accoglienza Turistica sezione B, guidati dalla docente Maria Messina; e del Quarto Commerciale-Grafico con la docente Mariarosaria Carratore che, nell'ambito del progetto, è stata coadiuvata da Elisabetta Bassolino, insegnante di Tecniche grafiche. I protagonisti: Melissa Arcamone, Alessia Monichetti, Erminia Mancusi, Francesca Lombardi, Antonio Aracchi, Arianna Scotti, Vittorio Trotta e Cristine Bosco sono stati bravissimi a sollevare questioni pratiche e tematiche urgenti, a immaginare scenari e offrire suggerimenti, alimentando un dibattito che non è sfuggito al preside Mario Sironi e nel quale si sono lasciati coinvolgere i professori Raffaele Iodice e Nicola Elia. Il variegato incontro ha spaziato dalle qualità dei profili professionali necessari all'hotel secondo Melissa Arcamone; alle interessanti proposte illustrate da Antonio Aracchi per la creazione di un nuovo logo per le singole attività interne all'azienda: il ristorante «Il Faro», la SPA, il bar, lo shop, fino ai dettagli che contribuiscono a rafforzare la «brand identity», quali la carta intestata e le tazze colorate come gadget. 

La destagionalizzazione, argomento affrontato da Alessia Monichetti, ha fatto il paio con le opportunità di crescita considerate da Arianna Scotti come elemento collegato alla «vision» grafica. La diversificazione dell'offerta, nodo cruciale per Erminia Scotti, si lega alle sfide da affrontare evidenziate da Vittorio Trotta; senza dimenticare l'ecosostenibilità gestionale ricordata da Francesca Lombardi; e l'importanza del marketing e della comunicazione ai quali gli aspiranti professionisti devono essere formati in modo prioritario, secondo Cristine Bosco. Gianna Mazzarella si è lasciata coinvolgere fornendo indicazioni e utili e precise, dall'alto di un'esperienza forte: quella di trasformare un'azienda nata grazie all'intuizione del papà Francesco - come residence 26 anni fa, in un «life style hotel high tech» che in un prossimo futuro avrà cinque stelle. Una rivoluzione condensata in due parole: passione ed entusiasmo. E sono queste «le caratteristiche ha ricordato la manager che cerchiamo nei nostri collaboratori, a cominciare dai settori di ricevimento, sala e cucina, dove c'è carenza di personale per l'intero comparto». In ogni caso, la «veste grafica» interna ed esterna è fondamentale «per comunicare i servizi e trasmettere un modo di essere, tra pochi contenuti e semplicità, eleganza senza sfarzo, in un ambiente molto naturale sul mare, con piscina, e di fronte a paesaggi fantastici; e che, però, guarda alla stagione invernale grazie, ad esempio, all'apertura della SPA, a Natale». Capire dove va il turismo è cruciale e la prospettiva è chiara, per Gianna Mazzarella: «Quest'anno sarà caratterizzato dal mercato italiano, ma sono in crescita gli arrivi dagli Stati Uniti. Le novità sono i viaggiatori provenienti da Danimarca, Slovenia, Svizzera e Olanda, con i classici spagnoli e francesi». Ischia ha bisogno di tutti i tipi di turismo e deve accettare le sfide dell'innovazione. «Ma è obbligatorio cambiare mentalità», come ha detto Antonio Oliva, non solo a livello imprenditoriale, ma «anche da parte dei potenziali dipendenti che non devono sentirsi distanti dall'impresa, ma partecipare ad essa con l'idea di esserne parte integrante, partner di un lavoro comune di crescita». 

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