Fincantieri, avanti tutta con le propulsioni green

Incontro tra i ragazzi del Nautico Bixio di Piano di Sorrento e i responsabili del colosso delle costruzioni navali per fare il punto sui sistemi di alimentazione "pulita" dei motori

Fincantieri, avanti tutta con le propulsioni green
Fincantieri, avanti tutta con le propulsioni green
di Antonino Pane
Venerdì 21 Aprile 2023, 12:00
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Una cosa è certa, sono i giovani che salveranno il pianeta. Al secondo incontro per Studiare l'impresa, l'impresa di studiare tra le quarte B e C dell'Istituto Nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento e Fincantieri, le domande poste dai ragazzi sono state tutte finalizzate a conoscere le nuove propulsioni delle navi, in particolare l'idrogeno. Gli studenti, sotto gli occhi vigili della preside, Teresa Farina, hanno voluto conoscere i tempi della transizione ecologica confermando così la validità dell'iniziativa curata dall'Unione Industriali Napoli. E le risposte sono arrivate tutte e in modo esauriente: l'ingegner Francesco Polizzi, responsabile qualità del Cantiere di Castellammare, e di Francesco De Martino, capo del prodotto allestimento, hanno fornito numerosi dati su questi temi che ora saranno ulteriormente sviscerati durante le ore di lezione con i docenti.

Ha cominciato Ivan Benedetto Bianco che ha voluto sapere quali sono le misure di sicurezza da adottare per utilizzare l'idrogeno in un ambiente chiuso. E poi Ciro Ingenito che ha voluto conoscere le difficoltà di una varo su scivolo e in particolare le modalità utilizzate per superare l'inerzia iniziale della invasatura che regge la nave. Quindi Gaetano Pollio con una domanda su come si verifica la qualità dei tubi utilizzati a bordo, visto che con i nuovi combustibili, Gnl e Idrogeno, devono sopportare anche basse temperature. E poi Aniello Maresca preoccupato dalla disponibilità dei fondi stanziati dal Pnrr per la ricerca sui nuovi combustibili. Francesco Gargiulo, invece, ha spostato l'interesse sulle soste nei porti delle navi e in particolare sulla possibilità di alimentarle da terra con energia pulita.

Ma come si lavora in uno stabilimento come quello di Castellammare? Esiste un responsabile ambientale? Aniello Iacopo Gargiulo ha voluto conoscere tutti i compiti che questa figura svolge. E subito dopo Marco Landolfi ha chiesto di approfondire i costi per la produzione dell'idrogeno e i tempi previsti per la disponibilità di questo propellente su larga scala. Un tema, questo, approfondito anche da Giovanna De Simone che si è soffermata sui costi attuali della produzione di idrogeno e ha voluto sapere se si utilizza energia pulita nel processo di produzione. Ambiente e salvaguardia del mare anche nelle altre domande, a cominciare da quella di Antonino Aiello che ha messo sul tavolo la necessità di ripulire subito il mare dalla plastica. 

Al centro del dibattito, dunque, il futuro ambientale. E l'ingegner Polizzi ha rassicurato tutti sui passi in avanti che si stanno facendo e sugli sforzi che la grande industria, a cominciare da Fincantieri, e gli stessi armatori stanno dispiegando per arrivare, magari in anticipo, all'obiettivo fissato dall'Imo, International Maritime Organization, di impatto zero dello Shipping entro il 2050. «Noi stiamo facendo la nostra parte - ha detto Polizzi - e continueremo a farla. Fincantieri ha voluto che la sperimentazione della propulsione a idrogeno cominciasse proprio dallo stabilimento di Castellammare dove abbiamo costruito Zeu, il primo battello che utilizza l'idrogeno per la propulsione». E per andare sempre di più avanti veloci Fincantieri ha messo in campo anche una tecnologia basata sul laser scanner che consente di visualizzare in 3D ogni ambiente della nave con la possibilità di entrare in ogni particolare di avanzamento della costruzione. «È un aiuto fondamentale - ha spiegato Francesco De Martino, anche lui ex studente del Nino Bixio - perché ci consente di verificare i percorsi di progetto e di allineare ogni particolare a quello di altre costruzioni gemelle realizzate in altri stabilimenti di Fincantieri». E poi l'affascinante sviluppo delle fasi iniziali di una costruzione, dal disegno costruttivo alla creazione dei documenti esecutivi di commessa fino alle gare di appalto a cui possono partecipare solo fornitori qualificati, e all'assegnazione dei singoli appalti alle ditte esterne. Insomma un processo produttivo dove ogni piccolo dettaglio viene esaminato e verificato in costruzione, fino al collaudo che coinvolge i tecnici indicati dall'armatore e quelli dell'ente certificatore, a cominciare dal Rina. Ogni fase viene costantemente monitorata dal reparto controllo qualità del cantiere che segue ogni sviluppo, dall'avvio dei lavori allo step sul lavoro eseguito. Un avanzamento continuo a cui sovrintendono figure tecniche essenziali come il capo bordo allestimento, il capo officina allestimento, e il supervisore dell'allestimento. Tutte procedure che i ragazzi del Bixio tra qualche giorno potranno verificare con la visita allo stabilimento stabiese. 

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