Vodafone, l'autostrada 5G per correre verso il futuro

I manager del colosso delle telecomunicazioni tra i ragazzi dell'Istituto professionale Marconi-Galilei di Torre Annunziata

Vodafone, l'autostrada 5G per correre verso il futuro
Vodafone, l'autostrada 5G per correre verso il futuro
di Fiorangela d'Amora
Giovedì 20 Aprile 2023, 12:00
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Vodafone entra nel campus dell'Istituto tecnico professionale Galilei-Marconi di Torre Annunziata, grazie al progetto Studiare l'Impresa, l'Impresa di Studiare. Il primo incontro dell'iniziativa - che si realizza con la collaborazione dell'Unione Industriali e del Mattino, in questo caso assieme alla dirigente della scuola Agata Esposito - è un interessante focus sul mondo delle telecomunicazioni. Le classi quarte dell'indirizzo informatico sono la platea attenta che ascolta Francesco Mollica, responsabile Sviluppo reti per il Sud di Vodafone Italia. «Il nostro obiettivo è quello di contribuire a realizzare una società digitale grazie alla connettività», esordisce il manager. Parla di semplificazione della vita e di progressi anche nelle piccole azioni quotidiane, e così Mollica riesce ad avviare con gli studenti, che arrivano da tutto il vesuviano, un interessante e vivace dibattito. Protagonista dell'incontro il 5G, nuova tecnologia di connessione, che entrando sempre di più nella società renderà le città e i servizi ai cittadini più accessibili, offrirà maggior supporto nella sicurezza quotidiana e sul lavoro, nei servizi sanitari e nella telemedicina.

Dal 1980, quando nacque il Tacs che rappresentava la linea solo voce, passando per l'ingresso degli sms nel 1991 con il 2G, si arriva velocemente ai giorni nostri, con il 4G che nel 2011 segna una svolta e il futuro tutto da vivere con la nuova tecnologia 5G «che permette di raggiungere velocità di picco fino a 20Gbit al secondo ha spiegato Mollica - e latenze fino a 1ms, garantendo un elevato numero di oggetti contemporaneamente connessi alla rete». Proprio l'intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui viene inviato l'input al sistema e il momento in cui è disponibile il suo output, è uno degli aspetti che rende il 5G innovativo rispetto al passato ed è la caratteristica fondamentale nel caso di auto a guida assistita, o nelle mani di un chirurgo che opera a distanza e l'azione si deve compiere in tempo reale. «La bassa latenza, la velocità di download e upload, la densità di dispositivi per kmq, la capacità di contenere il consumo energetico dei device - ha raccontato Mollica e una rete dalle performance più uniformi all'interno delle aree coperte dal 5G realizzano la rivoluzione in corso». Fondamentale per ottenere il risultato è l'impiego di antenne Massive Mimo, in grado di fornire la migliore copertura possibile nella direzione dei mobili. Sono tecnicismi che forniscono l'idea dell'innovazione che c'è dietro questa tecnologia e che gli studenti del Marconi comprendono appieno. «Tecnologie mobili e fisse che si integrano per garantire l'accesso alla banda ultralarga anche nei piccoli centri - ha spiegato Mollica come con FWA che grazie al 5G stiamo sviluppando in molte località del Paese».

Si è parlato anche di frequenze, paragonandole alle corsie di una carreggiata dell'autostrada: più ci sono corsie e più queste sono ampie, più macchine possono percorrerla. E così è anche l'autostrada del 5G, destinata a portare innovazione anche nel mondo dell'istruzione come nel progetto che Vodafone Italia e Università degli Studi di Palermo realizzeranno grazie a un bando europeo che prevede lo sviluppo di soluzioni e servizi in cui la tecnologia 5G viene applicata sia in ambito sanitario che nella formazione. Tante le curiosità dei ragazzi accompagnati dai loro docenti tra cui Gerardo Petti referente del Pcto. Troppa tecnologia può rappresentare un passo indietro dell'uomo? La risposta la fornisce Letizia Nassuato, responsabile della comunicazione per il centro sud Italia. «La tecnologia è un'alleata dell'uomo, che ci consente di fare cose prima impossibili. Basti pensare alla pandemia, se fosse capitata dieci anni fa non avremmo avuto la possibilità di restare in contatto con i nostri cari, di studiare, lavorare o giocare online con i nostri amici». 

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