Golden Globes 2024, tutti i vincitori: Oppenheimer miglior film e regia, Barbie sconfitta. L'Italia di Garrone a mani vuote

Vince con grande scarto Christopher Nolan nel testa a testa fra Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer

Golden Globes 2024, tutti i vincitori: Oppenheimer miglior film e regia, Barbie sconfitta. L'Italia di Garrone a mani vuote
di Ilaria Ravarino
Lunedì 8 Gennaio 2024, 06:17 - Ultimo agg. 9 Gennaio, 08:17
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Alla fine il vero vincitore è stato chi non si è presentato: Ricky Gervais, il comico britannico vincitore del riconoscimento (storico: è stato assegnato ieri per la prima volta) alla miglior stand up, premiato sullo stesso palco da cui, nel 2020, aveva fatto fuoco e fiamme con uno storico monologo contro “il bel mondo” di Hollywood. Si è chiusa all’alba di lunedì l’edizione 2024 dei Golden Globes, il premio della stampa estera considerato “l’anticamera degli Oscar”, con poche sorprese e qualche importante sconfitta.

 

L'Italia sconfitta

Per l’Italia soprattutto, con "Io, capitano" di Matteo Garrone battuto dall’asso pigliatutto Justin Triet, vincitrice con "Anatomia di una caduta" del premio al miglior film straniero e alla sceneggiatura.

 

Miglior film e miglior attore

Vince con grande scarto Christopher Nolan nel testa a testa fra Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer: il film sull’ideatore della bomba atomica si porta a casa miglior film, miglior attore protagonista e non protagonista (rispettivamente: Cillian Murphy e Robert Downey Junior) e miglior colonna sonora.

A Barbie solo premi di consolazione, quello per la miglior canzone (What Was I Made For) e la soddisfazione di aver battuto la vera regina della serata, la cantante Taylor Swift, in corsa col suo The eras tour come miglior sorpresa al botteghino dell’anno. Il premio è andato a Gerwig, ma Taylor - che agli Oscar non è candidata – è stata di gran lunga la celebrità più cercata (sui social) e più inquadrata nella diretta televisiva.

 

Miglior serie tv

Tra le serie tv era atteso, ed è stato confermato, il plauso per la serie tv Succession, miglior serie drammatica, miglior non protagonista (Matthew Macfadyen, il perfido Tom), miglior attrice (Sarah Snook, la rampolla) e miglior attore, Kieran Culkin, protagonista di uno scombinato e tenerissimo discorso di ringraziamento durante il quale ha ricordato di essere salito su quel palco vent’anni prima “e aver creduto che non ci sarei mai tornato” prima di ringraziare, commuovendosi, la madre (che oltre a lui ha un altro figlio d’arte, il Macaulay di Mamma ho perso l’aereo). A spartirsi equamente il resto dei premi televisivi sono state due serie, la vincitrice della miglior serie limitata, la romantica Beef (miglior attrice Ali Wong, attore Steven Yeun) e per la commedia Bear: miglior serie, attrice (Ayo Edebiri) e attore (Jeremy Allen White).

 

The Crown

Per la serie “trova l’intruso”, un premio è andato anche alla criticatissima ultima stagione di The Crown, con il riconoscimento alla miglior attrice non protagonista, la Diana Elizabeth Debicki. E se tra i vincitori morali, oltre a Gervais, va annoverato anche un altro non presente, Hayao Miyazaki col suo Il ragazzo e l’airone (miglior film d’animazione: pronto per l’Oscar) tra gli sconfitti c’è certamente Martin Scorsese, il cui Killers of the Flower Moon porta a casa soltanto il telefonatissimo premio all’attrice Lily Gladstone.

 

Il presentatore

Soddisfazione per Emma Stone, miglior attrice nel miglior film “commedia” Poor Things, ma anche per il presentatore Jo Koy, protagonista di una diretta non semplicissima dopo essere salito a bordo come conduttore letteralmente last minute: “Se le mie battute non vi fanno ridere pensate che mi hanno assunto dieci giorni fa – ha detto, riuscendo a strappare uno dei pochi sorrisi della serata-. Se ridete, l’ho scritto io"

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