Un’attesa lunga sette anni, che finalmente sta per scadere: mancano meno di 48 ore allo show che domenica sera segnerà il ritorno di Bruce Springsteen al Circo Massimo a distanza di quasi 84 mesi - 82, per l’esattezza - dal concerto che nel 2016 vide il Boss espugnare l’antico stadio romano. Roma sarà la seconda tappa del mini-tour italiano del 73enne rocker del New Jersey, parte del più ampio tour Europeo: Springsteen arriverà nella Capitale da Ferrara, dove ieri sera si è esibito - tra le polemiche, legate all’opportunità di confermare lo show nonostante la tragedia che in questi giorni ha colpito l’Emilia-Romagna - davanti a 50 mila fan. Poi tornerà in Italia il 25 luglio, per un terzo show ospitato dall’Autodromo di Monza. In scaletta le hit di una vita - e di una carriera - intera: da “Dancing In The dark” a “Badlands”, passando per “Tenth Avenue Freeze-Out”, “Glory Days”, “Wrecking Ball”, “The Rising”, “Thunder Road”, “Born In The USA”, “Born To Run”, solo alcuni degli inni generazionali con i quali Bruce Springsteen e la sua E Street Band hanno fatto sognare il popolo del Boss e degli amanti del rock. In scaletta anche le cover contenute nell’album omaggio alla musica soul che il rocker ha pubblicato lo scorso anno, “Only The Strongs Survive”, tra le quali anche la celeberrima “Nightshift” dei Commodores.
Bruce Springsteen al Circo Massimo
La potenza del rock di Springsteen e della E Street Band (Roy Bittan piano e sintetizzatori, Nils Lofgren chitarra e voce, Patti Scialfa chitarra e voce, Garry Tallent basso, Stevie Van Zandt chitarra e voce, Max Weinberg batteria, Soozie Tyrell violino, chitarra e voce, Jake Clemons sassofono e Charlie Giordano tastiere) continua a travolgere e a far sognare il pubblico.
La scaletta
Chiusa la sua trionfale avventura a Broadway, che l’ha tenuto impegnato tra il 2017 e il 2018, il Boss è dunque ripartito alla conquista degli stadi e delle arene. Recuperando l’epicità dei suoi show, riti laici caratterizzati da una comunione totale tra platea e palco e che talvolta hanno anche superato le quattro ore di durata. Quelli di quest’anno si fermano - si fa per dire - a tre ore di musica. La scaletta completa comprende 27 canzoni: "No Surrender", "Ghosts", "Prove It All Night", "Letter to You", "The Promised Land", "Out in the Street", "Candy's Room", "Kitty's Back", "Nightshift", "Mary's Place", "The E Street Shuffle", "Johnny 99", "Last Man Standing", "Backstreets", "Because the Night", "She's the One", "Wrecking Ball", "The Rising", "Badlands", "Thunder Road", "Born in the U.S.A.", "Born to Run", "Bobby Jean", "Glory Days", "Dancing in the Dark", "Tenth Avenue Freeze-Out" e "I'll See You in My Dreams".
L'attesa di Roma
Ad attendere Bruce Springsteen nell’ex stadio romano ci saranno 60 mila spettatori, tanti quanti quelli che nel 2016 acclamarono il Boss. Non arriveranno solamente da Roma, ma anche da altre città italiane (e del resto del mondo). I biglietti, prezzi compresi tra i 100 e i 130 euro, sono andati esauriti in poche ore. «Quando sento o leggo qualcuno lamentarsi dei prezzi troppo alti per i concerti di Springsteen in Italia mi viene da ridere. Sapete quanto fanno pagare Bono a Napoli o Peter Gabriel? Da noi i prezzi sono i più bassi del mondo», ha detto il promoter storico di Springsteen in Italia, Claudio Trotta della Barley Arts, al fianco del Boss dal ’99, rispondendo alle polemiche dei fan relative ai prezzi dei biglietti, ritenuti troppo elevati. Duecento persone sono al lavoro da settimane all’accoglienza del popolo del Boss e al montaggio di palco e maxischermi. Una troupe a Ferrara ha girato del materiale per un’eventuale docu-film e delle telecamere saranno presenti anche al Circo Massimo.