Prince morto per una overdose di oppiacei

Prince
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Giovedì 2 Giugno 2016, 18:20 - Ultimo agg. 3 Giugno, 20:45
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NEW YORK – E’ stata un’overdose. Quel che molti avevano sospettato è stato confermato dai test di laboratorio:  lo scorso 21 aprile, il cantante Prince è stato ucciso da una dose eccessiva di oppiacei.  La conferma viene dalla polizia, ed è stata riportata dalle agenzie di informazione.

 
Era noto che il 57enne musicista aveva proprio nelle ultime settimane prima di morire avuto dei malori legati all’uso di farmaci antidolorifici narcotici, tipo il Fentanyl.  Dopo un concerto ad Atlanta, in Georgia, la notte del 14 aprile, il cantante era ripartito col suo aereo privato alla volta di Minneapolis, nel Minnesota, dove risiedeva. Ma a metà del volo, aveva perso conoscenza, e il pilota fu costretto a effettuare un atterraggio d’emergenza a Moline, nell’Illinois, perchè il cantante potesse essere soccorso.

Di quell’incidente rimangono immagini registrate dalle telecamere di sicurezza del piccolo aeroporto: sono scene sfocate di un’ambulanza in attesa sulla pista di atterraggio, dei paramedici che salgono sul piccolo jet, che scendono portando una figura in barella e partono per l’ospedale. Si sa che a quella figura – la cui identità venne rivelata solo ore più tardi -  era stata somministrata un’iniezione di naloxone, un antidoto dell’eroina e degli oppiacei in generale. E che  l’individuo si era rifiutato di restare in ospedale. Poche ore dopo, Prince era di nuovo in volo verso Minneapolis.

Ma il cantante aveva capito che stava rischiando la vita e aveva fissato un incontro con uno specialista di dipendenza da oppiacei, il dottor Howard Kornfeld. E siccome Kornfeld non poteva raggiungerlo in Montana, decise di mandare suo figlio, Andrew, affidandogli una dosa di buprenorfina, una sostanza che viene usata per tentare la disintossicazione nei casi gravi perché ha sui tossicodipendenti lo stesso effetto del metadone. 

Ma Andrew è arrivato troppo tardi: è stato lui, con alcuni dipendenti della residenza, che ha trovato il corpo senza vita di Prince: il cantante doveva aver perso conoscenza da varie ore.

Ora l’inchiesta si complica:  sea presenza di altre droghe o di alcol sembra esclusa vuol dire che Prince è morto solo per aver ingerito una dose eccessiva di Fentanyl, un potente farmaco analgesico narcotico. Si deve dunque capire chi gliel’abbia prescritto, e perché glielo abbia prescritto in dosi tali da permettere la dipendenza e ben due gravi crisi da overdose in sette giorni. 

La sua collega e amica, Sheila E, ha raccontato che il cantante si era sempre opposto a usare ogni forma di droga, ma ha confermato che soffriva di forti dolori alle ginocchia e alle anche, in seguito al fatto che le sue performance prevedevano che saltasse da altezze spesso di oltre un metro e mezzo, indossando tacchi alti. Non si può escludere dunque che il Fentanyl sia stato inizialmente prescritto per motivi assolutamente legittimi. Ma col passare del tempo è anche possibile che il farmaco non abbia offerto al cantante abbastanza sollievo dal dolore fisico, e che lui stesso abbia continuamente alzato la dose, fino a perdere la vita.

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