«Tutti i baci hanno gli stessi diritti». Così Marco Mengoni – non in un monologo, ma in un vero show – usa la kermesse per lanciare un messaggio potente. Il super-ospite della prima serata del Festival di Sanremo con ironia, in una piccola gag con Amadeus, affronta varie tematiche.
Si presenta munito di un'attrezzatura "a prova di festival", ammanetta Amadeus e distribuisce al pubblico il "preserbacino". Mengoni ha inscenato un siparietto in cui si è presentato munito di un'attrezzatura singolare dopo aver studiato i festival dei decenni passati. Un materasso per evitare che qualcuno si butti dalla balconata come accaduto nel 1995, quando un signore minacciava di buttarsi convinto dall'allora conduttore Pippo Baudo a non farlo. La scopa usata l'anno scorso da Gianni Morandi per pulire il palco "distrutto" da Blanco.
Un retino per prendere al volo eventuali "spartiti" dell'orchestra, in "memoria" di quanto successe nel 2010 con Antonella Clerici (e c'era anche Mengoni): i maestri dell'orchestra si erano arrabbiati per il verdetto lanciando gli spartiti. Un telecomando nel caso in cui il pubblico non applaudisse, o da usare se un ospite sul palco esce e si dimentica il microfono acceso uscendo dietro le quinte parlando male di Amadeus. Poi Mengoni tira fuori il pezzo da novanta: un paio di manette, che servono «se i cantanti si presentano in coppia e uno scappa» (il chiaro riferimento è a quanto accadde quattro anni fa tra Morgan e Bugo, che abbandonò il palco).
Ammanetta Amadeus, scende in platea e tira fuori il "preserbacino".
Infine, il messaggio vero e potente: «Tutti i baci hanno gli stessi diritti, vi potete baciare senza fare scandalo».