Napoli, ecco «My fair lady» con Serena Autieri:
«Una favola senza tempo»

Lo show al Teatro Augusteo con Serena Autieri protagonista, da venerdì 1 a domenica 10 marzo

La locandina dello spettacolo
La locandina dello spettacolo
di Valentina Bonavolontà
Giovedì 29 Febbraio 2024, 19:48 - Ultimo agg. 1 Marzo, 07:05
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“My fair lady”, la favola più rappresentata e premiata al mondo, torna finalmente in Italia al teatro Augusteo con Serena Autieri protagonista, da venerdì 1 a domenica 10 marzo, grazie alla produzione Rely di Enrico Griselli

«My Fair lady è un'opera al femminile ma che ha tante cose da dire anche agli uomini. E' una favola senza tempo, il musical perfetto, una storia che tutti conosciamo e che fa parte della nostra cultura e che fa innamorare» - dice Serena Autieri, performer completa e travolgente, che interpreta in un magico connubio fisico e sentimentale, Eliza Doolittle, la povera fioraia che attraverso la sua determinazione e la sua sfrontatezza fa breccia nel cuore dell’ostico professor Henry Higgins, interpretato splendidamente da Ivan Castiglione

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«La prima difficoltà è stata acquisire il titolo. E la seconda cosa è stato di trasferirlo e riportare una forma inedita non già vista.

Anche la trasposizione linguistica è stata una sfida importante». - spiega Griselli - «Abbiamo rispettato il classico, chiaramente, ma portato degli elementi di modernità. Abbiamo puntato il focus sulla prosa». 

Da sempre considerato il musical perfetto, “My Fair Lady” con le sue melodie universali, le tematiche attuali e le sognanti ambientazioni londinesi di inizio secolo, conquista da settant’anni i teatri di tutto il mondo.

Nel meraviglioso affresco dello spettacolo si liberano la genialità e la verve di Manlio Dovì, nei panni del Colonnello Pickering; e il talento multiforme di Gianfranco Phino, nel ruolo Alfred Doolittle. Il cast è impreziosito dalla partecipazione straordinaria di Fioretta Mari, esilarante e tagliente Mrs. Higgins. Clara Galante e Luca Bacci interpretano rispettivamente Mrs. Pearce e Freddy Eynsford-Hill.

«Un attore ha bisogno di andarsi a cercare l'arte. E' l'azzardo che ci premia» - dice Manlio Dovì, citando e omaggiando alcuni dei suoi modelli teatrali.  Fioretta Mari racconta così il suo entusiasmo: «Ho una grandissima emozione. Festeggio il  centosettantesimo spettacolo della mia carriera e la mia commozione è enorme. Per la prima volta l'America deve stare zitta, perché abbiamo la più grande Eliza del secolo».  

Tanti i temi di modernità portati sul palco, dall'emancipazione femminile alla necessità di apparire nella società della performance. «Eliza vuole cambiare il suo destino. Dall'incontro con Higgins inizia il suo riscatto sociale. Il messaggio di Eliza è quello di poter fare qualsiasi cosa, di poter cambiare le nostre sorti» - spiega la Autieri. 

Il nuovo adattamento è opera di Vincenzo Incenzo, che ha concepito una profonda trasposizione linguistica per esaltare il significato e il suono originari dell’Opera. Le coreografie sono state affidate all’immaginazione poetica e alla versatilità di Gianni Santucci, che con la sua visione di teatro totale ha disegnato un mondo classico e modernissimo allo stesso tempo. La direzione delle musiche è del M° Enzo Campagnoli, con la supervisione musicale del M° Maurizio Sansone

“My fair lady” nella sua nuova, affascinante e spettacolare versione è pronta a far battere i cuori e a commuovere il pubblico italiano di ogni età. «Non vedo l'ora di riabbracciare il mio pubblico» - continua la protagonista - «in un teatro che mi ha sempre fatto sentire a casa, in una città che amo profondamente e alle spalle delle strade in cui mio nonno vendeva i fiori, proprio come Eliza».

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