«Gloria» domani in tv su Rai 1, Fiorenza D’Antonio: «Sono la rivale di Sabrina Ferilli»

«Sabrina è un’attrice straordinaria e una persona stupenda al tempo stesso»

Fiorenza D’Antonio
Fiorenza D’Antonio
di Maria Francesca Troisi
Domenica 18 Febbraio 2024, 08:30
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È Fiorenza D’Antonio, modella e attrice napoletana classe ‘92 a impersonare in “Gloria” (attesa fiction Rai) l’antagonista di Sabrina Ferilli. Un ruolo di primo piano per l’artista campana, seconda a Miss Italia 2018. Dopo gli studi di recitazione e dizione con Gabriela Cerino, perfezionati con Massimiliano Bruno, Fiorenza si è iscritta nel 2021 al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. Ha lavorato con Paolo Sorrentino nel film “È stata la mano di Dio”, nel ruolo di Gigliola, nel “Commissario Ricciardi”al fianco di Lino Guanciale e nella serie “I fantastici 5”, con Raoul Bova. 

Chi interpreta in “Gloria”?
«Una giovane attrice, Lucilla, disposta a tutto per il successo.

Non c'è un solo gesto, una sola azione che non calcoli al millimetro. Insomma, un’arrampicatrice sociale, che cercherà di mettere i bastoni tra le ruote alla protagonista, e diventerà la sua rivale. La serie racconta un lato del sottobosco del mondo dello spettacolo e della tv, e fa ridere e riflettere sui pericoli della fama e dell’esposizione social».

Quanto c’è di lei?
«Io sono l’opposto, disposta a mettermi in gioco, a imparare, a provare all'infinito, ma non a scendere a compromessi».

Come si è calata nella parte?
«Per entrare nel ruolo mi sono ispirata ad alcune persone che conosco, e anche personaggi animati, come Jessica Rabbit e Eris di “Sinbad - La leggenda dei sette mari”, che ricordano gli stessi modi di fare».

Sul set com’è andata?
«È scattato subito un buon feeling con tutti, specie con Sabrina, che riesce a essere un’attrice straordinaria e persona stupenda al tempo stesso. Sempre ironica con chiunque, dote che apprezzo particolarmente».

Quand’è scattato l'amore per la recitazione?
«È nato tutto alle recite delle elementari, poi la mia paura di fallire ha messo in stand by per un po’ il mio percorso. A un certo punto, però, ho deciso di provare, per non vivere di rimpianti».

Seconda a Miss Italia nel 2018, era la più votata dal pubblico. Le ricorda qualcosa?
«È la stessa cosa che è successa a Sanremo a Geolier, una storia infinita. La scelta penalizzante della giuria però mi ha portato fortuna, sarà così anche per lui. Io, poi, sarei stata una miss pessima, poco elegante, poco misurata, non a caso il mio fidanzato mi chiama punkabbestia».

Un ruolo che sogna?
«Vorrei fare cinema d’autore, commedia, teatro, sperimentare e non essere ingabbiata in una ruolo o genere. Costruire la mia carriera tassello per tassello, magari diretta da registi geniali, come Paolo Sorrentino e Matteo Garrone».

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