Nino Frassica alle soglie dei 70 anni. Lunedì prossimo festeggerà il compleanno e il suo amico e collega Renzo Arbore scherza sul tema. «È un bluff, lui ne ha almeno 20 di meno, la verità tanto verrà fuori, ne ha 50 che sono quelli che dimostra, lui si è inventato questa storia per farsi pubblicità. L'augurio che faccio io a Nino è che vega fuori la verità», con la sua consueta ironia Renzo Arbore ha parlato di Nino Frassica. «Nel caso di Nino, potrei prendere in prestito la celebre frase di Pippo Baudo e dire: “Frassica l'ho inventato io!”», sorride lo showman pugliese. «Lui è un inventore di umorismo e di espedienti, io lo so perché lo conosco benissimo. Io sono stato il suo talent scout perché scoprire talenti è una delle cose che amo di più - racconta Arbore all'Adnkronos - lui si è ispirato alle mie invenzioni e quando è finito “Quelli delle notte”, io gli ho suggerito di fare il presentatore ironico in “Indietro Tutta” e quello è stato un punto di svolta. Lui ha modificato il suo personaggio e continua a modificarlo quando serve, cosa che non tutti sono capaci di fare».
Prima di “Quelli della notte”, la carriera di Frassica era iniziata in radio con “Alto Gradimento”: «Faceva con noi una rubrica sulle feste popolari che era molto divertente.
Arbore il 7 dicembre ha riportato in tv “Guarda… stupisci” (Special Selection), che andrà in onda anche il 14 dicembre, una selezione delle repliche delle due serate da Napoli già trasmesse nel 2018 e che verranno rielaborate e riproposte sulla seconda rete Rai proprio con Nino Frassica e Andrea Delogu per spiegare la canzone umoristica napoletana, «pagine scelte» perché, sottolinea Arbore, «in un momento così difficile c'è bisogno di sorridere».
Nino Frassica compie 70 anni in piena attività e forza creativa. Tra l'impegno costante al tavolo di Fabio Fazio a che “Tempo che fa”, all'insegna dell'ironia “nonsense” in cui è impareggiabile, e i ruoli nella fiction Rai che spaziano tra generi diversi, dal bonario maresciallo dei carabinieri Cecchini di Don Matteo al rigoroso giudice Giordano nella docu-fiction della Rai sul maxi processo a Cosa Nostra, l'attore ha mostrato negli ultimi anni di essere sempre più versatile portando in tv anche pagine intensamente drammatiche come accadde qualche anno fa al Festival di Sanremo con il monologo sugli immigrati che fece commuovere tutto il pubblico dell'Ariston.