È stata un'intervista commovente quella di Stefano Tacconi a Verissimo. Ospite di Silvia Toffanin, l'ex portiere della Juventus ha parlato dell'aneurisma celebrale che lo ha colpito nell'aprile del 2022.
L'intervista
In studio con il figlio Andrea, Stefano Tacconi ha raccontato su Canale 5 l'aneurisma che lo ha colpito nell'aprile del 2022: «Pensavo di essere immortale, ma dietro l'angolo c'è sempre qualcosa di inaspettato. Ed è capitato a me. Per fortuna c'era mio figlio in macchina». Di quei momenti, l'ex portiere della Juve non ricorda però nulla: «Non ricordo niente dei primi momenti. La riabilitazione è stata molto dura, pur essendo stato un atleta. Erano 25 anni che non entravo in palestra. Ho dovuto imparare di nuovo a parlare, a camminare. La mia famiglia mi è stata molto vicina. Ora mi dicono tutti che devono stare attento, l'emorragia può tornare e questo mi fa un po' paura. Ma la mia famiglia, che mi è stata molto vicina, mi segue costantemente».
Poi il figlio Andrea, il maggiore, ha raccontato quella mattina maledetta: «Quella mattina si era svegliato con un mal di testa.
L'aiuto della fede
Per Stefano Tacconi un aiuto importante è arrivato dalla fede: «A casa mi hanno dato un mausoleo di Padre Pio. Mia moglie porta giù tutto, statue, quadri, medagliette. Noi siamo devoti a Padre Pio da sempre. Per concludere questa esperienza dovevamo passare proprio da lì. Mia moglie mi prendeva la carrozzina, io le chiedevo "dove andiamo?" e lei "da Padre Pio". Io le dicevo "ancora? siamo andati ieri". Siamo andati davanti alla tomba e mi ha fatto stare lì 45 minuti a dire il rosario e a vedere la messa. Però un ringraziamento era necessario».
Sul calcio scommesse
Poi la domanda sul caso calcio scommesse che ha scosso la Serie A nelle ultime settimane: «Penso che non ci sia stata tanta educazione da parte delle famiglie. Se si sbaglia va tolto qualcosa, questo va insegnato ai giovani che gudagnano i primi soldi. Rispettare i soldi e rispettare la gente».
Sull'affetto dei tifosi
«Ho sentito fortissimo l'affetto dei tifosi. Ho ripreso in mano il telefono, c'erano così tanti messaggi. Ho faticato a rispondere, ho scoperto di essere ancora amato: quando uno semina, raccoglie. Il prossimo obiettivo? Vorrei portare la mia famiglia in vacanza a Sharm el-Sheikh appena possibile, ce la meritiamo. Senza la suocera, però».