Fiamme Oro, Pino Maddaloni:
«Vaccino speranza di ripartenza»

Fiamme Oro
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di Diego Scarpitti
Lunedì 8 Marzo 2021, 18:51
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«Con cura, con amore, con rigore». La lotta al Coronavirus passa anche attraverso il buon esempio. Convinti assertori della necessità e della validità del vaccino, gli atleti delle Fiamme Oro non si sono sottratti e alla Mostra d’Oltremare si sono sottoposti alla dose di AstraZeneca. Nuotatori, pugili, judoka uniti nell’unico obiettivo: «Esserci sempre», come il motto della Polizia di Stato, per lanciare un segnale di prossimità ai cittadini e un’occasione per proteggere se stessi e gli altri.

 

«Vaccino speranza per riprendere a riprogrammare le nostre attività, a viaggiare e a stare tranquilli», ammette fiducioso Pino Maddaloni, oro alle Olimpiadi di Sydney 2000, doppiamente emozionato. «Ho ricevuto contemporaneamente due notizie entusiasmanti: il messaggio di convocazione al Covid Vaccine Center di Fuorigrotta e la vittoria di Christian Parlati al Grand Slam di Tashkent», racconta il campione di Scampia, che riveste il ruolo di direttore tecnico delle FFOO per il settore judo. «Ci piace vincere, non ci piace perdere. Sono contento che il successo in Uzbekistan sia arrivato nel difficile momento in cui versa lo sport. Pesante e dal duplice significato la medaglia di Christian, simbolo di riscatto e coronamento di tanti sacrifici».

Punta alle Olimpiadi di Tokyo lo scugnizzo di Ponticelli, prodotto della Nippon Club e agente della Polizia, al momento 18esimo nel ranking mondiale, balzato tra le teste di serie della sua categoria (81 kg) per la conquista del pass a cinque cerchi. Non casuale l’affermazione in Asia centrale, che testimonia l’impeccabile ed encomiabile lavoro dei tecnici, Enrico Parlati, Luca Marmo e Ignazio Capezzuto, a cui è affidata la cura della sezione giovanile, pronta a ripartire appena possibile. «L’allenamento fa parte della nostra quotidianità, non sappiamo stare fermi.

Non vedo l’ora che i bambini tornino in palestra. L’insegnamento ai ragazzi non è un lavoro ma una missione, passione e divertimento, e lo sport è maestro di vita, perchè insegna valori da trasfondere in ogni ambito», argomenta convinto Maddaloni, che predica ottimismo.

«Napoli mostra tanto entusiasmo ma abbiamo bisogno di eventi e strutture. Quella del mendicicomio ai Cristallini può cambiare il volto del quartiere, sintesi perfetta di sport e legalità, e può essere un punto riferimento come la palestra di papà Gianni a Scampia».

Nutrita la delegazione dei campioni in tuta cremisi alla Mostra: i nuotatori Andrea Manzi, Davide Natullo, Pietro Bonanno, Fabiana Lamberti, Piergiorgio Gagliotti, i pugili Vincenzo Picardi e Donato Cosenza, per il judo Kevyn Bedel e i fratelli Raffaele e Massimo Parlati, tecnici e rispettivamente papà e zio di Christian. «Oggi l’avversario più duro si chiama Sars-CoV2, un nemico invisibile che ha stravolto le nostre vite e cambiato le nostre abitudini. Anche il mondo sportivo sta soffrendo molto», osserva l’ispettore Luca Piscopo, coordinatore del centro nazionale delle Fiamme Oro di Napoli.

«I nostri atleti di interesse nazionale si allenano costantemente e nel pieno rispetto dei protocolli anti contagio sotto la supervisione attenta dei tecnici, ma è davvero dura e gli sforzi sono notevoli». Fondamentale il dispiegarsi della campagna vaccinale in Campania e in Italia. «Aver avuto la possibilità di vaccinarci, come rappresentanti della Polizia di Stato e delle Fiamme Oro, ci rende orgogliosi e speriamo possa essere da esempio per la collettività. E’ essenziale vaccinarsi e tutti insieme possiamo e dobbiamo sconfiggere il Coronavirus», conclude Piscopo. Tertium non datur.

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