Napoli si riscopre capitale della ginnastica
con i 150 anni della Federazione Fgi

Federginnastica
Federginnastica
di Diego Scarpitti
Mercoledì 11 Dicembre 2019, 14:55
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La Grande Bellezza di Partenope incanta Federginnastica. La visita alla Cappella Sansevero e l’eterno Cristo Velato, le passeggiate nei brulicanti decumani, gli originali presepi di San Gregorio Armeno, gli scorci mozzafiato del lungomare con la cartolina di Castel dell’Ovo e sullo sfondo il Vesuvio. Si è concluso così l’intenso e lungo tour per celebrare i 150 anni della FGI. «Napoli città che non fa mancare nulla e sa accogliere. Lo sport di base è il futuro, il valore indispensabile sul quale far crescere i giovani», ha dichiarato soddisfatto il cavalier Gherardo Tecchi, massimo dirigente della Ginnastica nazionale.

I festeggiamenti per il 150esimo anniversario sono iniziati nella prestigiosa sede della Virtus Partenopea, società fondata nel 1866 (nata tre anni prima della fondazione della FGI) da Alessandro Pegna nell’incantevole chiostro del complesso monumentale di San Domenico Maggiore, dove si aggiravano San Tommaso D’Aquino, Giordano Bruno e Tommaso Campanella. «Si respira cultura e polvere di magnesio, riempiti i polmoni di ginnastica a Napoli», prosegue Tecchi, che non lesina una bordata alle istituzioni locali. «Uno scandalo che gli attrezzi delle Universiadi non siano ancora disponibili, accatastati in un modo che non si può». Esternazione motivata dal fatto che a distanza di cinque mesi dai Giochi universitari di luglio materiali sportivi non sono stati ancora riconsegnati agli atleti. E si approssimano il campionato italiano di ritmica a Nocera dal 14 al 16 dicembre, la rassegna di A1, A2 e B ad Eboli (15 e 16 febbraio 2020), la terza prova di serie A al PalaVesuvio di Ponticelli (13 e 14 marzo 2020) con gli atleti in lizza per le Olimpiadi di Tokyo.

Nell’antica biblioteca duecentesca il punto sulle Universiadi e i futuri scenari all’ombra del Vesuvio e non solo. «2019 grande anno con le Universiadi. In 10 mesi completati i lavori di ristrutturazione agli impianti, ricevendo i complimenti da tutti. Abbiamo garantito la riuscita tecnica e sportiva della manifestazione, mostrando al mondo la nostra capacità organizzativa», ha ammesso Sergio Roncelli, presidente Coni Campania, sottolineando un dato significativo. «Gli impianti senza adeguate attrezzature non possono funzionare. Ho inviato una lettera ufficiale al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per accelerare l’affidamento. La nostra battaglia non è finita, soprattutto nell’anno olimpico, quando gli impianti sono ancor più indispensabili».

Tanti gli aspetti positivi. «Impeccabile e fondamentale il lavoro dei 77 volontari. La città ha saputo dare grande prova di affidabilità, quando nessuno ci credeva, riscuotendo riconoscimenti mondiali. Mostra d'Oltremare (quartiere generale dell’evento della FISU) e PalaVesuvio la nostra casa. Siamo orgogliosi dei 150 anni di storia e di gloria», ha commentato Rosario Pitton, vicepresidente Federginnastica nelle imponenti mura della società del Discobolo di Bronzo, ribadendo come il lavoro di squadra sia imprescindibile per il successo.
 
 

«La ginnastica in Campania sta crescendo in maniera esponenziale, si prospetta un futuro florido e proficuo con risultati eccellenti nelle varie sezioni. Andiamo avanti con forza», ha ribadito Aldo Castaldo, presidente del comitato regionale campano FGI, che proprio nel 1971 affrontò la prima gara a squadre nella struttura voluta dal maestro Alessandro La Pegna, da tutti riconosciuto come il più eminente rappresentante della ginnastica dell’Italia meridionale, che tra i suoi allievi annoverò anche Armando Diaz, generale napoletano eroe del trionfo di Vittorio Veneto. Grandi numeri a livello nazionale: dai 93 mila ai 150 mila iscritti in tre anni ( 80% giovani sotto i 18 anni), merito del prezioso e capillare lavoro delle società, dei tecnici e dei dirigenti.

Partecipazione nutrita per il 150esimo anniversario con Vito Eugenio Leonardi, presidente Virtus Partenopea, il presidente onorario della FGI Riccardo Agabio, il vicepresidente vicario Valter Peroni, il segretario generale Roberto Pentrella, alcuni componenti del CDF, il collegio dei revisori dei conti, la consulta dei presidenti e delegati regionali, i direttori tecnici nazionali Luisa Righetti e Roberto Carminucci, i team manager Andrea Facci, Massimo Contaldo e Paola Porfiri, il referente dei rapporti internazionali Gianfranco Marzolla, la professoressa Donatella Sacchi, a capo del comitato tecnico mondiale dell’artistica femminile e l’omologa dell’aerobica continentale Maria Cristina Casentini. La giornalista Ilaria Leccardi, autrice del libro «Dalle Radici al Futuro», edito dalla BradipoLibri, ha rammentato i fasti ginnici del territorio campano, partendo dal suo atleta di punta, Vincenzo Siligo, olimpico a Tokyo nel 1964 e protagonista ai Giochi del Mediterraneo del 1963, premiato nel corso della serata di gala al teatro Mediterraneo.

Spettacolo da applausi (che andrebbe riproposto) in scena dopo la premiazione dei dirigenti, dei tecnici, degli atleti e delle società che hanno portato lustro alla Campania. Spazio all’esibizione dei gruppi locali e provenienti dalle altre. Lo show, degno delle grandi tradizioni teatrali di Napoli, che ha lanciato messaggi sociali («Stop violence against women» con scarpette rosse sul palco) è stato presentato da Fabio Gaggioli e messo in scena da Emiliana Polini, Elisabetta Boni e Catia Rosi, con la collaborazione di Pietro Natalicchio. Supporto logistico affidato agli operatori della Polizia di Stato del IV reparto mobile, grazie alla sinergia posta in essere dal dirigente superiore Francesco Montini e dal direttore tecnico Luca Piscopo.

«Grazie per aver scelto Napoli. Crediamo nello sport e nella necessità di avere impianti sempre adeguati e aperti. Napoli città credibile, non a caso scelta per le Universiadi», ha affermato il sindaco Luigi de Magistris, intervenuto con l’assessore allo sport, Ciro Borriello. «Universiadi 2019 un grandissimo successo e una grande scommessa vinta, merito delle Federazioni sportive», ha concluso Roberto Outeirino Uceda, director of sport and operations. Napoli capitale della ginnastica si prepara alle prossime sfide.
 
 
 
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