Incontro di pugilato finisce in rissa,
Federpugilato chiede provvedimenti

Una immagine della riunione di pugilato di Recale
Una immagine della riunione di pugilato di Recale
di Gianluca Agata
Lunedì 21 Settembre 2020, 14:42 - Ultimo agg. 19:40
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«Le azioni di due tecnici tesserati, ignobili e lontane anni luce dallo spirito sportivo del pugilato, vanno censurate e condannate senza nessuna giustificazione e dovranno essere sanzionate e censurate nelle modalità più severe». Lo scrive la Federpugilato campana in una nota in riferimento a quanto accaduto a Recale, in provincia di Caserta, ai campionati giovanili regionali junior di pugilato. In quell'occasione  un allenatore ha  contestato il verdetto di un incontro in cui il figlio è stato dato perdente. È sceso dal ring, ha inseguito e aggredito gli arbitri. Ha poi colpito altre persone presenti: tre sono finite in ospedale con ferite di una certa gravità.
 

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«Il comitato regionale Campania FPI, - scrive la nota - interpretando anche il pensiero di tutto il pugilato campano sano e sportivamente onesto, prende nettamente le distanze da quanto verificatosi domenica 20 settembre scorso in occasione delle finali dei campionati regionali Schoolboy e Junior». «Questo comitato ha chiesto la convocazione urgente di un consiglio direttivo, per difendere l’integrità e la moralità di quanti praticano questa disciplina nel pieno rispetto delle regole sportive e comportamentali. Ed inoltre per invitare gli organi centrali di giustizia sportiva a dimostrare subito intransigenza assoluta verso questi comportamenti e a sanzionarli nel modo più severo possibile». 

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