Il Posillipo firma il portiere Lamoglia:
«Il gruppo mi piace tantissimo»

Andrea Lamoglia
Andrea Lamoglia
di Diego Scarpitti
Venerdì 18 Settembre 2020, 10:25 - Ultimo agg. 11:38
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Come nel Napoli. Dualismo benefico in porta. Mutatis mutandis, anche per il Posillipo si ripropone l’amletico dubbio tra i pali. Se Ringhio Gattuso alternerà David Ospina e Alex Meret, Roberto Brancaccio potrà contare sulla coppia Roberto Spinelli (2003), erede naturale di Tommaso Negri, e Andrea Lamoglia (1989). Sì, perché l’ex giocatore di Acquachiara, Telimar Palermo e Tgroup Arechi si è legato al club rossoverde.

«Sono molto contento di cominciare questa nuova avventura con il Posillipo. Fin dal primo contatto, avvenuto qualche mese fa, pensiero unicamente rivolto a capitan Saccoia e compagni. Volevo fortemente che si concretizzasse questa valida opportunità, senza farmi distrarre da altre trattative di mercato», spiega l’estremo difensore napoletano.

Ultimo colpo di mercato in ordine di tempo, dopo i ritorni alla «casa madre» di Zeno Bertoli, Fabio Baraldi e Gianluigi Foglio. «Il gruppo mi piace tantissimo, roster affiatato, il giusto mix di ragazzi e veterani. Stiamo lavorando bene, già dal 24 agosto. Difficile riprendere dopo i mesi di lockdown», osserva Lamoglia. Allenamenti alla Mostra d’Oltremare, vista l’indisponibilità della piscina del Circolo, chiusa dal 15 luglio. Un danno non indifferente per atleti e soci.

Nuova sfida. «Ritrovo tanti ex compagni di derby, quando indossavo la calottina dell’Acquachiara. Ritrovo la serie A1 dopo due anni, categoria che mi mancava parecchio». Si riprende a San Gennaro. «Sono carico più che mai e pronto ad iniziare. Primo appuntamento ufficiale la Coppa Italia».

Le ragioni della scelta. «Punto di arrivo e di ripartenza. Non vedo l’ora di mostrare in acqua tutta la mia determinazione e il mio entusiasmo per questa nuova avventura».

Nuovo capitolo. «Ringrazio Ninni Silipo, per avermi riportato in Campania lo scorso anno dopo l’esperienza palermitana. Ringrazio Roberto Brancaccio, con il quale abbiamo prima giocato insieme e poi l'ho ritrovato nel ruolo di viceallenatore di Paolo De Crescenzo e Pino Porzio sulla panchina acquachiarina, con il quale ho già avuto modo di lavorare insieme. Ringrazio il presidente Vincenzo Semeraro e la dirigenza per far sì che l’operazione avesse un lieto fine».

A1. «Sarà un campionato equilibrato e particolare. Non sarà facile, punteremo alla salvezza come primo obiettivo».

Mura amiche. «La Scandone è il tempio della pallanuoto napoletana e non solo. Forte emozione ritornare nell’impianto di Fuorigrotta», conclude Andrea Lamoglia (nella foto di Manuel Schembri). Il suo contributo servirà alla crescita tranquilla del talentuoso Spinelli, In molti ne parlano bene.
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