Taekwondo, Botta punta i Giochi:
da Mercato San Severino a Tokyo 2020

Roberto Botta inazione agli ultimi Campionati Italiani
Roberto Botta inazione agli ultimi Campionati Italiani
di Aniello Renga
Sabato 8 Febbraio 2020, 16:23
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L’Italia del Taekwondo vive con fibrillazione l’attesa per il torneo di Qualificazioni Olimpiche Continentali. Non solo perché la Nazionale avrà l’opportunità di coprire un’altra casella utile per Tokyo 2029, ma anche perché sarà la nazione ad ospitare quest’importantissimo ed ultimo evento: dal 17 al 19 Aprile l’Allianz Cloud di Milano sarà il teatro delle Qualficazioni Olimpiche Continentali. In palio, come detto, gli ultimi posti per coronare il sogno di partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo2020. 

Il salernitano Roberto Botta ha tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo.

Saranno otto i titoli che verranno messi in palio nella rassegna a cinque cerchi giapponesi: quattro al femminile (-49kg, -57kg, -67kg, +67kg) e quattro al maschile (-58kg, -68kg, -80kg, +80kg). In gara, 128 gli atleti (64 uomini e 64 donne) che potranno partecipare alle Olimpiadi: 4 posti vengono riservati di diritto al paese ospitante, in questo caso il Giappone, 4 atleti vengono invitati dalla Commissione tripartita mentre gli altri 120 si dovranno qualificare. Al massimo possono essere 8 gli atleti qualificati per ogni nazione (4 uomini e 4 donne) con la limitazione che prevede solamente un atleta per ogni gara. 

Le prime qualificazioni sono giunte dal ranking olimpico, ovvero la somma dei punti ottenuti nell’ultimo quadrienno nel torneo iridato, in quelli continentali, nei grand prix e nei maggiori open organizzati a livello mondiale. I primi cinque atleti nel ranking per ogni categoria hanno già strappato il pass olimpico, per un totale di 40 atleti. A questi si aggiungono altri 8 che sono i vincitori del Wt Grande Slam. Gli ultimi 72 posti utili saranno messi in palio nelle qualificazioni continentali.

Il pass per le Olimpiadi Tokyo2020 è già stato strappato dal pugliese Vito Dell’Aquila nella categoria -58 kg, riportando difatti il Taekwondo italiano alle Olimpiadi, dopo l’assenza di Rio 2016, con la speranza è quella di rivivere i fasti di Londra 2012 quando quando Carlo Molfetta, compaesano e compagno di squadra di Dell’Aquila, si tinse d’oro tra i +80kg e Mauro Sarmiento, di Casoria, si mise al collo il bronzo nella -80 kg. 

La squadra azzurra diretta dal direttore tecnico Claudio Nolano, punterà sul salernitano Roberto Botta. Il percorso per Botta è stato costruito da lontano. L’atleta di Mercato San Severino ha sempre gareggiano nella categoria -80 kg. I tecnici azzurri, però, hanno dirottato il campione salernitano verso la +80, già agli ultimi campionati italiani tenuti a Casoria lo scorso dicembre. Botta non si è fatto trovare impreparato e ha trionfato l, vincendo la categoria. L’Italia ha così trovato l’atleta su cui puntare nella +80 kg liberando la categoria -80kg a favore del calabrese Simone Alessio, che lo scorso anno ha conquistato il titolo iridato. Si rivive ciò che era successo proprio con Molfetta, ora team manager azzurro, che proprio per Londra 2012 fu “traslocato” nella +80kg, col risultato finale dello storico oro olimpico. 


Classe 1996, salernitano di Mercato San Severino Botta si racconta così.

A quanti anni hai iniziato a fare Taekwondo?
«Grazie a mio cugino che già lo praticava, ho iniziato a fare taekwondo a 6 anni a Mercato San Severino dal maestro Michele Senatore della palestra ASD Bentis».

Qual è stata la tua prima competizione? 
«All’età di 8 anni ho partecipato alla mia prima gara dove, inaspettatamente, ho vinto la medaglia d’oro e ho capito che il taekwondo sarebbe stato la mia vita».

Che obiettivi hai in questo sport?
«Ho un carattere molto competitivo, perciò ho intenzione di non fermarmi finché non raggiungo i massimi livelli, cioè le Olimpiadi».

Qual è il tuo ricordo più bello?
«Ho diverse gare che mi hanno lasciato bei ricordi ma una in particolare è l’Europeo Junior in cui ho conquistato l’oro».

E quello più brutto? 
«Ho avuto anche molte sconfitte, ma nessuna mi ha mai abbattuto quanto la qualifica olimpica del 2016».

Percorso di studi e/o lavoro?
«Non sono un ragazzo molto predisposto allo studio, ma nonostante ciò ho preso la maturità in ragioneria... non mi è mai passato per la testa di continuare gli studi perciò ringrazio il taekwondo per avermi dato un posto di lavoro nell’Esercito o meglio, ringrazio l’Esercito per permettermi di continuare a fare ciò che amo».

Quali sono i tuoi hobby?
«Ovviamente il taekwondo»!

Che obiettivi hai nella vita? 
«Per adesso punto le Olimpiadi e il mio obiettivo per quest’anno è allenarmi al meglio...mi pongo un obiettivo alla volta».
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