Monaldi scatenato, Scafati-Cento 74-54,
coach Rossi: «Vittoria fondamentale»

Monaldi scatenato, Scafati-Cento 74-54, coach Rossi: «Vittoria fondamentale»
di Stefano Prestisimone
Domenica 27 Marzo 2022, 21:09
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C'era timore prima di questo match, ma è stato spazzato via subito. E’ una vittoria che vale oro quella conquistata dalla Givova Scafati nella ventiquattresima giornata del campionato di serie A2 ai danni della Tramec Cento per 74-54. Le precarie condizioni in cui il team scafatese ha affrontato la settimana antecedente la sfida tra defezioni per covid-19 ed altri problemi di natura fisica preoccupavano non poco la dirigenza in vista di questo delicato incontro, che tale si è rivelato fino a metà del terzo periodo. Poi è stato un monologo scafatese: tra la seconda parte del terzo periodo ed il quarto, gli scafatesi hanno messo alle corde l’avversario, lo hanno annichilito e costretto alla resa anzitempo, grazie ad una difesa gagliarda ed alle migliori percentuali al tiro dal campo. Grande Monaldi (nella foto), 25 punti. 

Coach Alessandro Rossi: «Voglio dare il merito della vittoria al nostro staff sanitario, fisioterapico e di preparazione atletica, che in questi giorni hanno lavorato sodo, con professionalità e dedizione, allo scopo di far arrivare la squadra a questa partita nella migliore condizione possibile.

Cento ci ha messo in grossa difficoltà, è allenata benissimo e gioca una pallacanestro fatta di grande collaborazione. Noi abbiamo fatto fatica, soprattutto nel primo tempo a rimbalzo, perché abbiamo concesso troppi secondi tiri. In attacco abbiamo avuto difficoltà contro la difesa di Cento, bravi a chiudersi e a collaborare. Siamo venuti fuori alla lunga con l’energia, portandoci a casa una vittoria così importante e difficile. Nei secondi due quarti abbiamo invece concesso all’avversario solo 21 punti. Ora ci attende un trittico di trasferte complicate, che rappresentano un crocevia fondamentale del campionato, in questa fase che precede quella ad orologio. Il nostro destino è nelle nostre mani, consapevoli che il ritorno è completamente diverso e più difficile di quello dell’andata».

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