Celtics, 304 milioni di dollari a Jaylen Brown. Diventa il giocatore più pagato in Nba

La sua insegnante aveva previsto il carcere per lui

Jaylen Brown
Jaylen Brown
di Marino Petrelli
Mercoledì 26 Luglio 2023, 12:14 - Ultimo agg. 12:19
3 Minuti di Lettura

Trecento quattro milioni di dollari garantiti per cinque anni. Guadagnerà più di Jokic, Lebron e Steph Curry. I Boston Celtics vanno “all in” su Jaylen Brown, che diventa così il giocatore più pagato dell’intera Nba e tra i più pagati in tutti gli sport statunitensi. E dire che una sua insegnante nel 2014 aveva previsto per lui una vita in prigione. Appena due anni dopo venne scelto da Boston alla chiamata numero tre al Draft. Ora questo tweet sta tornando in circolazione e lo stesso Brown ci ha scherzato su, "perdonando" la sua vecchia insegnante.

Il giocatore percepirà 52.368.085 di dollari nella stagione 2024-25 a salire fino a 69.125.872 nel 2028-29, ultimo anno garantito dal nuovo contratto. Per la bellezza di quasi 304 milioni, dollaro più dollaro meno. Il contratto di Brown supera ad esempio quello di Nikola Jokic che riceverà dai Nuggets “solo” 276 milioni di dollari. La prossima estate anche Jayson Tatum, l'altra stella dei Celtics, avrà la possibilità di firmare il rinnovo che gli frutterebbe 318 milioni, superando quello del compagno di squadra. Il problema a quel punto per i bianco verdi sarebbe come costruire il resto della squadra senza sforare il tetto salariale.

Resta viva la possibilità che Boston ceda Brown al termine della prossima stagione, non avendo oltretutto una clausola a favore del giocatore che lo impedisca. 

LA SOSTENIBILITA' DEI RINNOVI CONRATTUALI IN NBA - Sette anni fa, il rinnovo record di Mike Conley a 136 milioni di dollari sembrava una cifra esorbitante, poi è arrivato quello di Giannis Antetokounmpo sopra i 200 milioni e adesso si è sfondato il tetto dei 300. Molti analisti si chiedono se questo contratto rischia di minare le basi economiche della stessa Nba e se, in generale, tutta questa immissione di soldi nel mondo sportivo facciano bene o meno. Il caso Mbappè ne è l’esempio, ma a differenza del calcio, la lega statunitense è un’associazione privata che sta al di sopra delle varie franchigie e le regolamenta da vicino, imponendo stretti paletti che servono appunto a garantire un equilibrio costante tra introiti e spese. Il nuovo accordo collettivo con l’associazione giocatori ha previsto pochi mesi un aumento del salary cap oltre ad una serie di regole più stringenti per gestire casi come questi.

Per questo motivo, questi 300 e più milioni di dollari, per quanto siano una cifra enorme, vanno accettati per quello che sono, ovvero un segnale di benessere che la Nba manda a tutti i competitor: il basket statunitense cresce sempre di più, fattura già oltre dieci miliardi di dollari e, nel giro di qualche anno, arriverà ad essere stabilmente il secondo sistema sportivo più ricco e attraente al mondo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA