Benevento-Spal, Stellone costretto a reinventare il centrocampo

Squalificati Viviani e Acampora, ipotesi linea a tre con Schiattarella

Roberto Stellone
Roberto Stellone
di Luigi Trusio
Venerdì 7 Aprile 2023, 11:21 - Ultimo agg. 11:32
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Centrocampo da reinventare per Stellone con le squalifiche di Viviani e Acampora. Il tecnico è alle prese con la loro non facile sostituzione, visto che nella prima mezz'ora a Bari il reparto aveva lasciato intravedere, per la prima volta dalla sua gestione, buone trame di gioco. Molto dipenderà dal modulo cui Stellone deciderà di affidarsi.

Al «San Nicola» il tecnico aveva optato per una mediana a due, scegliendo proprio i due poi espulsi da Piccinini, e quindi ora deve decidere se confermare o meno il medesimo sistema oppure passare a una linea a tre. Considerato che, per una questione di affinità in termini di caratteristiche, dovrebbe toccare a Schiattarella avvicendare Viviani, è probabile che alla fine Stellone propenda per un assetto a tre: il napoletano, in funzione dell'età, ha sempre un'autonomia limitata e pertanto sarebbe consigliabile evitare di fargli spendere troppe energie non avendo poi un adeguato ricambio in panchina.

In realtà ci sarebbe anche Kubica che potrebbe ricoprire il ruolo di centromediano metodista, ma nessun allenatore, né Stellone tantomeno Caserta e Cannavaro, si sono mai sognati di schierare il polacco dall'inizio in una posizione così delicata. Schiattarella per dirigere le operazioni con meno affanno e con adeguata protezione dovrebbe avere almeno due mediani a fargli da scudo. E uno dei due potrebbe essere Karic, escluso inizialmente in Puglia, che si candida per rimpiazzare Acampora pur non avendo le stesse peculiarità. Lo scacchiere tattico sarà dirimente anche in questa scelta. Lo svedese di origine bosniaca può agire da interno, difficile tuttavia ritrovarlo da trequartista o addirittura da esterno se si dovesse proseguire con il 4-4-2. Un sistema che a Bari ha indotto Stellone a schierare Tello da esterno mancino alto, tenendolo troppo lontano dalla porta e di conseguenza dal vivo del gioco. Per questo il tecnico potrebbe valutare un ritorno alle origini, ripristinando i due trequartisti e scegliendo uno tra Carfora, Ciano e Farias (se non addirittura due di loro) alle spalle del centravanti.


Oggi Stellone comincerà con le prove generali per addivenire a una rapida soluzione dell'enigma. Ieri la seduta si è svolta al «Ciro Vigorito»: i calciatori hanno svolto attivazione, esercitazione tecnica, attacco contro difesa, situazionale e partita a tema finale. Presente alla sgambatura anche il presidente Oreste Vigorito accompagnato dal vice presidente e numero uno del settore giovanile Diego Palermo. Il patron, a Benevento per impegni di Confindustria, si è intrattenuto a bordo campo con Stellone e il suo staff. Per Palermo si è trattato di un bis, visto che era all'«Imbriani» a seguire l'allenamento della prima squadra anche mercoledì. Tutti presenti i giallorossi eccetto Capellini, che attende l'ok dei medici per iniziare il percorso di riabilitazione post-operatorio. Ancora una volta Hamza El Kaouakibi ha lavorato col gruppo solo parzialmente. Al marocchino, come già accaduto l'altro ieri, sono stati infatti risparmiati i contatti in campo quindi le varie esercitazioni con la palla inclusa la partitella finale.

Intanto con la vittoria della Reggina (prossima avversaria del Benevento dopo la Spal, i giallorossi affronteranno gli amaranto 48 ore dopo l'udienza sul doppio deferimento con il rischio per gli uomini di Inzaghi di essere condannati a tre o quattro punti di penalizzazione per via di contributi Irpef non versati e stipendi pagati in ritardo) sul Perugia, il Benevento conosce finalmente il reale distacco dal quartultimo posto, ovvero l'ultimo utile per l'accesso ai playout. Sono 5 le lunghezze che lo separano proprio dagli umbri, ma in realtà sarebbero 6 perché c'è lo scontro diretto a sfavore (lo 0-2 casalingo del 26 dicembre scorso). Contro gli uomini di Castori c'è ancora il match di ritorno all'ultima di campionato e, pertanto, potrebbe essere sufficiente arrivarci con due punti di ritardo (a patto però di non essere scavalcati nel frattempo da Brescia e Spal) per giocarsi in quella gara l'accesso allo spareggio salvezza. Ora l'obiettivo è arrivare perlomeno alla post-season evitando la retrocessione diretta. Pertanto nelle prossime 6 gare ai giallorossi, per potersi giocare una chance nel confronto diretto finale, serve recuperare 3 lunghezze al Perugia. Impresa non da poco, visto che i biancorossi disputeranno la terza partita casalinga di fila lunedì contro il Modena.
 

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