Benevento, crisi senza fine: per l'attacco numeri da incubo

Per Stellone tre gol in otto partite

Benevento battuto anche a Bari
Benevento battuto anche a Bari
di Luigi Trusio
Martedì 4 Aprile 2023, 11:26
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È cambiato il direttore d'orchestra ma la musica è sempre la stessa. Anzi, probabilmente è ancora più stonata. L'attacco del Benevento continua a sparare a salve (in realtà le polveri sono totalmente annacquate) e i numeri stanno diventando raccapriccianti. Con Stellone la situazione è purtroppo peggiorata, e non di poco: 8 gare per il tecnico e appena 3 reti realizzate (per l'assurda media di 0,37 gol a partita, contro 0,94 di Cannavaro e 0,66 di Caserta). Va aggiunto l'altrettanto imbarazzante dato che in 6 di queste 8 sfide la squadra non ha segnato. Un disastro in progressione, la certificazione di una lenta agonia che parte da lontano e che sta mandando in frantumi, poco alla volta, ogni residua speranza di salvezza. Far gol è l'essenza del calcio e il Benevento non sa più in che modo trovare la via della marcatura. Stellone cambia sistema di gioco e uomini in continuazione, che sia a una punta sola, con due trequartisti alle spalle o col doppio centravanti, il risultato è identico. Il tecnico le sta provando tutte ma non è stato in grado di cavare un ragno dal buco.

La situazione è precipitata: ormai è sistematico lo zero nella casella dei tiri in porta, e per giunta la fase di costruzione della manovra, per espresso volere dell'allenatore, è inesistente. Palloni riversati in avanti con scarsa lucidità e poco senso in nome di un pragmatismo tanto decantato ma rimasto solo sulla carta. Portieri avversari inoperosi che trascorrono pomeriggi di assoluta tranquillità, difensori che vanno a nozze contro attaccanti macchinosi, prevedibili, imprecisi, privi di guizzi e della necessaria fame, in condizioni mentali e atletiche disarmanti. Pure l'impiego di Carfora, nonostante il ragazzino sia stato vivace e brillante rispetto ai vari Simy, La Gumina, Pettinari, sembra più una mossa della disperazione, quasi una scelta inevitabile rispetto al nulla cosmico prodotto dagli altri interpreti. I dirimpettai ringraziano: il ragazzino classe 2006 è davvero bravo a occupare gli spazi e a muoversi tra le linee, ma è ancora troppo leggero. Contro il Bari si è vista la miglior prima mezz'ora del Benevento di Stellone, ma anche in quella circostanza, Caprile ha potuto fare da spettatore non pagante. Conclusioni verso la sua porta non ne sono arrivate.  Adesso il Benevento ha l'attacco meno prolifico della B per distacco.

Stellone, dunque, non è riuscito a tirar fuori niente di buono da una squadra che ha difetti congeniti enormi. Non è stato in grado neppure di individuare e tagliare i «rami secchi», intestardendosi sul bisogno di coinvolgere tutti in questa impresa che sta realizzando sì, ma al contrario. Nonostante sia finito il tempo delle scusanti e delle giustificazioni, restano in ogni caso 7 gare e 21 punti a disposizione. L'aritmetica tiene in vita il Benevento, la logica molto meno. Perché occorrerebbe capire a cosa intende appigliarsi per cambiare marcia, una squadra che, degli ultimi 18 punti in palio, ne ha conquistati solo 3. Andrebbe chiesto soprattutto a Stellone.


Domenica mattina c'è stata una seduta defaticante per chi è sceso in campo contro il Bari e invece completa per gli altri. Ieri il tecnico ha concesso una giornata di riposo, gli allenamenti riprenderanno questo pomeriggio. Fari puntati su El Kaouakibi, che dovrebbe rientrare per la gara di lunedì contro la Spal. Il marocchino è fuori da 40 giorni per un problema muscolare che sembra essersi lasciato alle spalle. Ha disputato solo 10 partite su 31 perché è stato spesso fermo per infortunio (ne ha avuti 3 di diversa entità). Era stato preso per essere un comprimario, al punto in cui si è arrivati pare sia diventato indispensabile, il che la dice lunga sullo stato di catalessi in cui versa il Benevento. Difficilmente in ogni caso sarà in condizione di scendere in campo dal primo minuto. Di sicuro ci saranno Pastina e Leverbe, che hanno scontato contro i pugliesi i rispettivi turni di squalifica, anche se in difesa c'è abbondanza ed è assai probabile il ritorno di Glik dall'inizio.

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