Balotelli: «Mi sento Tyson, ma voglio essere più cattivo. Adoro il Papa»

Mario Balotelli (LaPresse)
Mario Balotelli (LaPresse)
di Luca Uccello
Mercoledì 12 Febbraio 2014, 09:56 - Ultimo agg. 10:13
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MILANO - Il Milan cambia ancora. Si torna all'inizio di carriera (nerazzurra, con Mancini in panchina), almeno per Mario. Posizione diversa in campo, da attaccante esterno, con Pazzini l davanti, a far male, gi da venerd sera contro il Bologna. Ora anche Clarence Seedorf si convinto di farli giocare insieme, di provarli con Kak.



Una decisione presa sul campo di Milanello senza leggera nemmeno la sua intervista all'inglese FourFourTwo: «Io cattivo? In campo vorrei essere peggiore di quello che già sono».

Fotografato in posizione da duro conferma che dell’Inghilterra non gli mancano invece il cibo, o il tempo o il modo di guidare. «Ma i tifosi del City, quelli sì che mi mancano. Anche se i tifosi del Milan sono altrettanto fantastici».



Poi il razzismo, la sua personale lotta: «Se abbandonerei il campo in caso di cori razzisti? Sì, lo farei». Solo per questo perché «se un coro non è razzista ma di discriminazione, non mi crea problemi». Mario è un giocatore che crede in se stesso e in Dio. «In certi momenti questo mi aiuta a calmarmi. Per me ha significato molto essere ricevuto in udienza da Papa Francesco. Da lui ho appreso molto, e un uomo che ti ispira profondamente, l'incontro con lui è stato qualcosa che mi porterò dentro per sempre ma non dico cosa ci siamo detti».



Poi Supermario rivela che da bambino era un grande ammiratore di Mike Tyson «e a volte mi sembra che in campo mi comporto come lui». «Quando ero ragazzino il mio idolo era Ronaldo - rivela Mario -. Ma anche Ibrahimovic è un calciatore incredibile. Gente come lui dimostra a che livelli si può arrivare. Il Mondiale? Quello in Brasile sarà il mio primo e voglio divertirmi».