Secondo 'El Pais', a provocare la reazione della Fifa è stata la proposta del Consiglio superiore per lo Sport (controllato dal governo) di tenere nuove elezioni federali: la richiesta è stata inviata dal Tribunale amministrativo dello Sport al Consiglio di Stato, che però non ha ancora emesso il suo parere. Nelle settimane scorse un caso analogo era esploso anche in Perù, dopo la presentazione di una proposta di legge - poi abortita - che prevedeva che la Federcalcio peruviana sarebbe dovuta passare sotto il controllo di un organismo statale con funzioni di ministero.
Va da sè che uno scenario del genere potrebbe portare al 'ripescaggiò dell'Italia, arrivata seconda nel girone di qualificazione mondiale che ha promosso la Spagna, anche se il presidente ad interim della Federcalcio spagnola, Juan Luis Larrea, lo ha escluso in maniera netta: Larrea ha ammesso di avere in agenda a inizio anno un «incontro informativo» con il presidente della Fifa, Gianni Infantino, il ministro dell'Educazione spagnola Iigo Mendez de Vigo e il segretario di Stato per lo Sport José Ramn Lete, ma ha negato che la Roja possa essere esclusa dal Mondiale: «Nessuno escluderà la Spagna dalla Coppa del Mondo, è qualcosa di impossibile», ha detto il dirigente, avallando le parole del Premier Mariano Rajoy: «Non vedo questo scenario, sono assolutamente convinto che la Spagna andrà ai Mondiali in Russia e, inoltre, che vincerà». Non c'è però solo la Spagna a tenere desta l'attenzione del capo della Fifa, Gianni Infantino, tirato in ballo oggi da 'Il Fattò e da 'Le Mondè per avere autorizzato nel 2011, allorchè era segretario generale dell'Uefa, «modifiche eccezionali» per salvare il campionato turco dallo scandalo corruzione. Nella fattispecie, l'allora braccio destro di Michel Platini, avrebbe aiutato il blasonato Fenerbahce che quell'anno vinse il campionato truccando diverse partite ma poi, una volta emerso lo scandalo, evitò la retrocessione per l'amnistia totale decisa dalle autorità.