Inghilterra-Italia, probabili formazioni: Di Lorenzo ritrova Bellingham

La Nazionale a Londra a caccia di punti qualificazione

Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Martedì 17 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 16:11
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La parole d'ordine è: «Fermare Bellingham». Il fenomeno di Southgate ha già stravolto la vita di Giovanni Di Lorenzo pochi giorni fa, quando ha mandato in tilt la difesa del Napoli nella gara del Maradona di Champions. «Fermare Bellingham» e Di Lorenzo sa bene che non è una missione semplice. «Ma non abbiamo studiato nulla di speciale per lui». Perché questi inglesi hanno forse il più forte al mondo in questo momento. Con tutto il rispetto per i vari Kane, Maddison, Rice e gli altri big. Per Di Lorenzo questi giorni in Nazionale sono stati particolari: anche perché si è occupato anche del Napoli, dal ritiro di Coverciano, rispondendo alle telefonate di De Laurentiis che ha voluto sentire il parere del capitano sulla situazione della squadra. Ma in queste ore, rimettendo piede a Wembley, impossibile per Di Lorenzo non ricordare quell'11 luglio del 2021 quando nel cielo di Londra, alzò la coppa dell'Europeo. «Un'emozione tornare qui, giocare ancora contro l'Inghilterra, sognare di poter vincere come abbiamo fatto in quella straordinaria estate». I tre punti valgono tanto: non è questione di prestigio, è una vittoria che serve a scalare l'Everest della qualificazione a Euro2024. «Sarà una grande occasione per vedere che livello abbiamo raggiunto. Siamo una squadra forte e abbiamo tutte le armi per metterli in difficoltà. Con il ct Spalletti abbiamo iniziato il nuovo corso e vogliamo far bene questa sera», dice il capitano del Napoli. 

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Di Lorenzo ha chiamato la bimba nata da poco Azzurra. In onore del Napoli, certo, ma anche dell'impresa di Londra. Che è qualcosa che è rimasto dentro. La notte in cui abbiamo creduto, in Italia, di essere tornati imbattibili. Ma poi ci ha pensato la Macedonia del Nord (con Di Lorenzo assente per infortunio) a riportare l'Italia del pallone terribilmente con i piedi per terra. «Quando giochi in questi stadi contro queste grandi squadre sicuramente ci vuole personalità nel giocare la palla e cercare di mettere in pratica quello che abbiamo provato in questo raduno e in quello precedente. Ci conosciamo già di più e conosciamo di più quello che vuole il mister. Dal primo raduno con Spalletti ho visto progressi da parte di tutti. Lui è rimasto uguale a Napoli, molto carico per questa nuova avventura», sostiene ancora il numero 2 del Napoli. Contro Malta, Luciano Spalletti lo ha tenuto a riposo.

Lui è Robocop, non si fermerebbe mai. Ma il ct ha optato per il turnover. «Sicuramente sarà un'altra partita rispetto a quella con Malta. La partita dipende tutto dalla qualità che mettiamo in campo quando avremo il pallone, passa tutto da lì. Cercare di comandare nella partita, di comandare il ritmo, passa tutto attraverso la qualità che metteremo in campo. Entrando a Wembley sicuramente rivivrò un po' i momenti di quella notte e di quel percorso, perché ci abbiamo giocato più partite. Sarà una bella emozione, però una volta iniziata da parte dovremo metterla da parte perché c'è una partita da giocare e da vincere. Un pensiero ai nostri compagni che non sono qui con noi, gli siamo vicini», conclude riferendosi agli esclusi perché coinvolti nell'inchiesta sulle scommesse. Per Di Lorenzo è un inizio stagione già pieno di impegni e di partite della verità: si lascia alle spalle l'amarezza per il momento difficile con il Napoli che già da domani pomeriggio tornerà a Castel Volturno a riprendere le redini della sua squadra. Sa che ad attenderlo troverà anche De Laurentiis. per affrontare al meglio l'altra partita della verità, quella di Verona. Ma ora c'è l'Italia e la sfida a Bellingham e all'Inghilterra. 

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