Maradona, oggi il compleanno: una mostra in Cina con le foto di Sergio Siano

Il mondo celebra il Pibe de oro nel 63esimo anniversario della nascita

Diego Maradona nella foto di Sergio Siano
Diego Maradona nella foto di Sergio Siano
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Lunedì 30 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:57
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Avrebbe oggi compiuto 63 anni. Diego Maradona si è fermato al sessantesimo compleanno, alla festa organizzata il 30 ottobre 2020 - in piena pandemia - dai dirigenti e dai giocatori dell'ultima sua squadra, il Gimnasia La Plata, sul campo dello stadio. Per la sua morte sono otto gli indagati tra medici e infermieri. L'accusa è pesante: omicidio con dolo eventuale, reato che in Argentina prevede una pena dagli 8 ai 25 anni. L'inizio del processo è lontano. In attesa che si faccia giustizia il popolo maradoniano, dall'Argentina a Napoli, fa festa anche oggi. Come è accaduto in occasione del Mondiale vinto dalla Seleccion e dello scudetto conquistato dagli azzurri. Il Mito è eterno. E il prossimo omaggio avverrà in Cina, ad Hangzhou, che dista novemila chilometri da Napoli e ventimila da Buenos Aires. L'immagine di Maradona è stata scelta come simbolo del Sud Italia nel Padiglione Italia della Hangzhou Cultural and Creative Industry Expo, una delle quattro esposizioni di punta nel settore culturale e creativo in Cina. Sessanta Paesi invitati dal 23 al 27 novembre, prevista l'affluenza di trecentomila visitatori, ospiti d'onore nell'edizione 2023 Gran Bretagna e Italia. Maria Ferrara, Ceo dell'agenzia Wom, e l'ingegnere Bruno Grassetti hanno ricevuto l'incarico di curare il Padiglione Italia e per il Sud hanno scelto di affidarsi a trenta scatti di Maradona, realizzati dal fotoreporter del Mattino Sergio Siano

Siano ha vissuto l'era Maradona con il padre Mario e il fratello Riccardo ai bordi del campo del San Paolo.

Alla Expo mostrerà le sue fotografie, la maglia e la canottiera che gli donò Diego. Le mostre dedicate al Campione hanno riscosso successo anche a Bruxelles, Londra e Hannover. Non è casuale che la figura di Maradona sia stata scelta per rappresentare i sogni e l'ansia di riscatto del Sud, perché Diego è nato nel Sud, «ai confini del mondo», come disse l'argentino Bergoglio nel giorno in cui dalla finestra del Vaticano si presentò come Papa Francesco. Diego si è sempre sentito da questa parte, la stessa dei napoletani. Ecco perché nella rassegna che verrà esposta in Cina l'Imperatore del calcio è ripreso non soltanto nel momento del trionfo (29 aprile 1990, il giro d'onore dopo il secondo scudetto) ma anche nella partita di beneficenza sul campo sterrato e fangoso di Acerra, dove volle andare nella sua prima stagione napoletana nonostante il parere contrario del presidente Ferlaino che temeva un suo infortunio.

 

Spiegherà Siano all'Expo: «Oggi non si potrebbe immaginare un campione firmare per una squadra che niente ha vinto nella sua storia, come accadde in quel magico 1984. Maradona amava le sfide e quella di Napoli gli sembrò la più esaltante». Qui si sentì subito a casa, come disse con poco fiato e tanta emozione quando vinse il primo scudetto. «È diverso rispetto al Mondiale perché un anno fa ho vinto lontano dalla mia terra». Napoli la sentiva profondamente sua e con la città si è creata un'alchimia andata oltre la morte. C'è qualcosa di magico, come scoprì Spalletti, che tappezzò di maglie numero 10 il muro della sua stanza ufficio-camera da letto a Castel Volturno quando decise che doveva vivere qui e concentrarsi al massimo per vincere lo scudetto. E trovò l'ispirazione. 

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