Napoli-Lazio, il ritorno di Reina
protagonista nella sfida Champions

Napoli-Lazio, il ritorno di Reina protagonista nella sfida Champions
di Francesco De Luca
Lunedì 19 Aprile 2021, 19:09 - Ultimo agg. 20 Aprile, 09:34
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Lui a Napoli da avversario. Stavolta davvero, non come quella sera del 25 agosto 2018 quando Pepe Reina era seduto sulla panchina del Milan perché tra i pali c'era Gigio Donnarumma. I rossoneri persero per 3-2, lui si consolò con gli applausi dei suoi ex tifosi e gli abbracci dei suoi ex compagni. Più freddi i dirigenti, perché lo spagnolo - campione del mondo nel 2010, quando in Sudafrica era il vice di Iker Casillas nelle Furie Rosse - avrebbe voluto proseguire nel rapporto oltre la scadenza del contratto, 30 giugno 2018. Ma non fu trovato l'accordo con il presidente Aurelio De Laurentiis. I rapporti tra i due, mai amichevoli (il patron considerava il portiere il sindacalista della squadra), si erano peraltro incrinati durante la cena di fine stagione nella primavera 2017 quando De Laurentiis disse alla moglie di Reina: «Questo ragazzo va controllato». Un'allusione chiara a frequentazioni extracalcistiche. Pepe e la signora Yolanda abbandonarono infuriati la sala del ristorante D'Angelo. Un anno dopo i pm di Napoli avrebbero convocato Reina per ricevere informazioni sulle sue frequentazioni con i fratelli Esposito, accusati di essere vicini a organizzazioni camorristiche e titolari di un'agenzia di scommesse: per questa ragione scattò anche il deferimento della Procura Figc per il portiere che intanto si era trasferito al Milan.

Dopo l'esperienza inglese tra i pali dell'Aston Villa, il ritorno in Italia nella scorsa estate. A Roma, alla Lazio, dove Reina è diventato il titolare. Un'istituzione anche nello spogliatoio biancoceleste, un rapporto forte con il tecnico Simone Inzaghi e i compagni, così come era accaduto a Napoli. Dopo la stagione 2015-2016, Pepe si era allontanato per trasferirsi al Bayern Monaco. Ma in Bundesliga faceva tappezzeria, non voleva una lauta pensione anticipata e accettò di tornare a Napoli, dove fu richiamato a furor di popolo da Sarri, che gli aveva consegnato non la fascia di capitano - saldamente sul braccio di Marek Hamsik - ma il ruolo di leader.

Il sogno scudetto accarezzato per un anno, sullo sfondo la certezza che la stagione 2017-2018 sarebbe stata l'ultima a Napoli perché non si trovò l'accordo per il rinnovo. E così arrivò la firma per il Milan.

Reina torna giovedì a Fuorigrotta, metterà piede in uno stadio che non potrà applaudirlo come avrebbe meritato per quanto aveva saputo fare tra i pali del Napoli e per quell'affetto sincero verso la città. C'è il posto Champions in palio e la Lazio non molla, anche se  i tre gol subiti contro il Benevento sono una ferita. «Abbiamo giocato mezz'ora da squadra, sul resto dobbiamo riflettere», il tweet di Pepe domenica sera. Parole di un leader che non saprà restare indifferente di fronte a quei colori azzurri dall'altra parte del campo.

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