Morto Antonio Rosellini, addio al manager che portò Careca a Napoli

Umbro, fu mediatore in molte operazioni internazionali

Antonio Rosellini con il capo delle relazioni esterne del Coni Di Tommaso ai Giochi di Rio 2016
Antonio Rosellini con il capo delle relazioni esterne del Coni Di Tommaso ai Giochi di Rio 2016
Mercoledì 11 Ottobre 2023, 20:22 - Ultimo agg. 12 Ottobre, 07:10
2 Minuti di Lettura

Aveva compiuto 89 anni a gennaio. Antonio Rosellini, decano degli agenti Fifa, è morto in Brasile, dove aveva scelto di vivere anche se non aveva mai dimenticato le sue origine umbre, di Foligno. Il nome di Rosellini è legato ai tantissimi campioni brasiliani sbarcati in Italia dopo l'apertura delle frontiere nel 1980: Junior al Torino, Falcao e Cerezo alla Roma, Careca e Alemao al Napoli sono solo alcuni dei suoi colpi.

Da Foligno al Brasile nel segno del calcio: dopo aver lavorato nelle assicurazioni e poi alla Siae, Rosellini a cavallo degli anni 60-70 diventa dirigente del Foligno.

Organizza amichevoli e comincia i suoi viaggi in Sud America per portare in Europa i club più blasonati. Quando nel 1980 l'Italia dopo 14 anni riapre agli stranieri Rosellini vive in Brasile e praticamente tutti i club si rivolgono a lui che fu l'artefice dello sbarco nel nostro campionato di tantissimi giocatori. «Alemao lo avevo proposto a Cataldo del Lecce per quattro centesimi, non lo prese, lo vendetti in Spagna per dieci volte tanto e poi ancora di più in Italia» raccontò Rosellini, che nel 2016 aveva seguito molto da vicino la spedizione italiana ai Giochi olimpici di Rio. Nella sua carriera aveva svolto una preziosa opera di mediatore e organizzato le tournée dei più importanti club al mondo. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA