Spalletti in Nazionale, i tifosi si dividono sui social: «Anno sabbatico una scusa», «l’Italia occasione irrinunciabile»

Il popolo azzurro si spacca sulla decisione di Spalletti di accettare l'incarico di ct: per la clausola ci si vedrà in tribunale

Spalletti alla vittoria dello scudetto
Spalletti alla vittoria dello scudetto
di Ferdinando Gagliotti
Sabato 19 Agosto 2023, 11:59 - Ultimo agg. 15:31
4 Minuti di Lettura

La scelta della Federcalcio di affidare a Luciano Spalletti l’incarico di commissario tecnico della Nazionale italiana ha inevitabilmente creato uno squarcio tra i tifosi del Napoli, tra chi è felice del traguardo raggiunto dall’ormai allenatore azzurro e chi lo accusa di aver “fregato” Aurelio De Laurentiis, dopo aver chiesto di chiudere anticipatamente il rapporto lavorativo appena due mesi fa.

E a raccogliere la voce del popolo sono ovviamente i social: si contano migliaia di commenti, che variano dal «giusto premio per la tua spettacolare carriera» fino al «una volta i contratti si rispettavano. Caro Spalletti, hai toppato». Riavvolgendo velocemente il nastro: alla fine dello scorso campionato, chiuso con la conquista dello scudetto dopo 33 anni di attesa, l’allenatore toscano - nonostante la pec inviata dal presidente De Laurentiis per prolungare in modo automatico il suo contratto di un ulteriore anno - ha fatto sapere alla società di voler rinunciare all’incarico. Dopo aver respinto le avances di vari club, compresi i petroldollari arabi, ha sposato il progetto della Nazionale rilevando l’eredità lasciata da Roberto Mancini. Per la questione clausola - tre milioni da versare al Napoli per cessare l’accordo dopo l’addio - ci si vedrà nell’aula di un tribunale. «Se non sei convinto di dargli tutto quello che merita a questa piazza, è giusto fare dei ragionamenti», aveva detto Luciano da Certaldo.

Motivi personali dunque, legati soprattutto alle proprie motivazioni e al bisogno di riavvicinarsi alla famiglia.

Video

Molti tifosi quindi non sono stati clementi con lui: «L’anno sabbatico una scusa per non rispettare gli accordi con ADL», «Hai colto al volo una grande occasione di immagine e un serio impegno di lavoro, che non sarà mai come il mio Napoli, ma per immagine e denaro si perde la dignità e lo hai dimostrato. Sei stato un grande mister, ma non un grande uomo. La parola vale tanto», o ancora «Vogliamo continuare a credere allo sport come una cosa sana?».

C’è però anche una importante fetta di tifo napoletano entusiasta di questa nomina: «Ma veramente c’è gente che ha qualcosa da ridire sul fatto che Spalletti sia andato in Nazionale? Ci ha fatto vincere lo scudetto, con un lavoro che dovrebbe anche essere inutile da sottolineare, si è tatuato sulla pelle Napoli ed il Napoli, è andato ad allenare la Nazionale e non un club come aveva dichiarato… Ps, fosse stato per lui sarebbe rimasto a vita, ma col presidente si era rotto qualcosa, quindi meglio, per tutti!», come fa notare un utente su Facebook. «Non facciamo cadute di stile: per chi ha la memoria corta, Spalletti ha scritto la storia del Napoli. Onore a lui».

Se è vero che ogni opinione è lecita, è giusto anche dare a Cesare quel che è di Cesare: da quando ha lasciato la panchina azzurra, Spalletti ha continuato a spendere parole d’amore per Napoli e il Napoli come ha sempre fatto dal primo giorno. Si è tatuato lo scudetto sulla pelle: i tatuaggi sono indelebili, come l’amore che poche tifoserie come quella partenopea riescono a trasmettere. E ora Luciano da Certaldo, se vogliamo vederla romanticamente, è tornato a vedere azzurro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA