Rosario Lo Bello al Coni Campania
e quel ricordo di Napoli-Juve 4-3

Rosario Lo Bello e Sergio Roncelli
Rosario Lo Bello e Sergio Roncelli
di Diego Scarpitti
Giovedì 23 Giugno 2022, 16:24
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«Se state calmi e buoni, si gioca». Il celebre monito non è mai stato dimenticato all’ombra del Vesuvio. Stadio Collana: 20 aprile 1958. Napoli-Juventus 4-3 con la doppietta di Luis Vinicio e la telecronaca di Nando Martellini. Azzurri allenati da Amedeo Amadei, bianconeri da Ljubiša Broćić. Rispettivi capitani Bruno Pesaola e Giampiero Boniperti. A dirigere l’incontro il signore dei fischietti, Concetto Lo Bello, padrone di sé e della partita, definito non a caso «Il domatore con i leoni a bordo campo», per aver gestito con ordine e sangue freddo la presenza massiccia e strabordante del pubblico partenopeo a ridosso del rettangolo di gioco.

Lo Bello alza il braccio verso il cielo e il Vomero esplode. Achille Lauro preso di forza e issato sulle spalle come fosse san Gennaro. Ebbene quell'episodio indimenticabile, entrato nella memoria collettiva, è ripreso nel libro «Concetto Lo Bello Storie e momenti di vita tratti dall’archivio di famiglia. A cura di Rosario Lo Bello prefazione di Gianni Minà», che sarà presentato venerdì 14 ottobre nell’Antisala dei Baroni al Maschio Angioino. Un volume che intende rimarcare lo spessore umano e professionale di un arbitro di calcio e non solo, figura poliedrica, tanto da essere politico, allenatore, dirigente e presidente sportivo italiano.

Legami clorati. Concetto Lo Bello si alternava nell'arbitraggio con la pallanuoto, divenne tecnico (esordio 9-2 il 16 luglio 1951 contro il Catania), e poi seguì la trasformazione dell'Aretusa in Circolo Canottieri Ortigia (di cui fu presidente a partire dal 1952), proprio dove il mancino Valentino Gallo ha iniziato la sua carriera, prima di approdare al Posillipo e di recente alla Rari Nantes Salerno. Trascorsi biancoverdi in panchina per il napoletano Pino Porzio

«Il mattatore del fischietto», lo definì Enzo Tortora; «Il Minosse degli stadi», lo battezzò Gianni Brera. Noto il suo impegno ad ampio raggio per lo sport. Concetto Lo Bello fu uno dei fondatori della Polisportiva Aretusa e della Polisportiva hockey e pattinaggio. Dal 1976 fino alla sua morte è stato presidente della Federazione italiana giuoco handball. Nel 1975 fu proponente e relatore della prima legge relativa alla costruzione di impianti sportivi nel Mezzogiorno, argomento vivo più che mai. 

 

«Se oggi, dopo 50 anni, continuiamo a parlarne, un motivo ci sarà», spiega Rosario Lo Bello, in visita questa mattina al Coni Campania con il collega Elio Gervasi. Il libro sottolinea i legami con Napoli. «Raccontiamo la vita sportiva, non solo calcio ma anche pallanuoto e pallamano, osserva il figlio d’arte, che diresse Verona-Milan del campionato 1989-1990: vennero espulsi gli olandesi Frank Rijkaard e Marco Van BastenAlessandro Costacurta e l'allenatore Arrigo Sacchi, scatenando la rabbia dei rossoneri, che persero lo scudetto a vantaggio del Napoli.

«Fatal Verona», si disse. «Dimenticano però il Napoli-Milan 2-3 al San Paolo: sorpasso e scudetto. I rossoneri hanno memoria corta, perché sanno solo stravincere. E la storia insegna tanto, come le luci spente al Velodrome di Marsiglia: o ce lo siamo dimenticato?», sorride Rosario Lo Bello. Altri tempi, altri stili. «Quando si arbitrava gratis. Ci si capiva con gli occhi. Bastava uno sguardo. Non c’era bisogno né dell’auricolare né del Var, che serve esclusivamente ad uso dell’arbitro. Decide sempre il direttore di gara», asserisce convinto Rosario Lo Bello, che ha provato a seguire le orme del padre. «Abbiamo bisogno di uomini, gente che abbia a cuore lo sport», conclude Lo Bello, rivolgendosi alle giovani generazioni.

«E’ stata una visita bellissima. Libro emozionante e sfogliarlo significa rivivere la storia del calcio italiano ed internazionale: Gianni Rivera, Sandro Mazzola, Lev Jascin. Le immagini che riguardano il Collana e Napoli, episodi entrati nella storia della nostra città e nei ricordi di tutti: vengono tramandati ai giovani. Quanto accadde con Lo Bello a Napoli è ricordato da tutti con affetto. Momenti indelebili della nostra storia sportiva», dichiara Sergio Roncelli, presidente Coni Campania, omaggiato della dedica di Rosario Lo Bello: «Ad un nuovo amico «vecchio» di sempre».

Presente in via Alessandro Longo anche Liberato Esposito, insignito dell'onorificenza di Commendatore il 2 giugno dal prefetto Claudio Palomba, in occasione della festa della Repubblica, dal 1963 al 2022 appartenente all'Associazione italiana arbitri, già dirigente benemerito dell'Aia.

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